la genetica del colore del pastore svizzero bianco

La genetica del colore del pastore svizzero, e di tutti i cani fulvi recessivi in generale.

Clitter_rossa8giuIn realtà avevo già fatto un articolo che parla della genetica del manto del pastore svizzero bianco, ma è stato scritto per spiegare che, nonostante l’apparenza e il nome, il pastore svizzero bianco non è bianco! E quindi non può soffrire della sordità congenica tipica dei cani a manto bianco totale o quasi. Se volete sapere anche/come mai i cani bianchi possono soffrire di questo problema, ma non lo svizzero, l’articolo completo lo trovate qui. Se vi interessa solo la genetica del colore del pastore svizzero, e dei cani fulvi recessivi in generale, riporto e rivedo un attimo qui solo la parte che la descrive.

IL PASTORE SVIZZERO BIANCO IN REALTA’ NON E’ BIANCO!

Sembra un controsenso, ma in realtà è così, anche se nel nome la razza contiene la parola “bianco”, il pastore svizzero in realtà è fulvo, solo parecchio chiaro, così chiaro da apparire bianco ai nostri occhi, insomma le “goccioline di colore” (colore fulvo ovvero rosso ovvero feomelanina) contenute nel suo pelo sono pochissime, ma un po’ ci sono. In parole povere, è dello stesso colore del golder retriever, del setter irlandese o del labrador “giallo”, per capirci, ma con colore “meno marcato”, o se vogliamo, il colore è esattamente lo stesso di maremmano e samoiedo che anche loro NON SONO BIANCHI.

Cerchiamo ora di spiegarne in modo semplice la genetica, per quanto possibile.

Nonostante tutti i cani sembrino avere tanti colori differenti…che variano tantissimo da soggetto a soggetto e da razza a razza, alla fine sono solo 3 i possibili differenti pigmenti che troviamo nel pelo, anzi a dire il vero sono due, il rosso e il nero, più il bianco da assenza totale di colore, il bianco è quindi un “non colore”. Troviamo l’eumelanina che è il pigmento nero, la feomelanina che è il pigmento rosso (fulvo), e appunto il bianco che, se è bianco reale e non un effetto visivo come nel caso del pastore svizzero, si ha dove i melanociti, ovvero le celule che producono appunto il pigmento alla base dei peli, nella pelle, rime palpebrali, labbra, mucose, alla base delle unghie e nell’iride, non producono alcun pigmento, di nessuno dei due tipi appena visto, quelle realmente bianche sono macchie quindi, più o meno estese, di pelo e pelle sottostante, COMPLETAMENTE SENZA PIGMENTO. Il pelo o le unghie quindi visivamente sono bianchi mentre la pelle è rosa, perchè mancando il pigmento si intravede il sangue dei capillari sottostanti, proprio come accadrebbe in un occhio “albino” che è rosa per mancanza di pigmento nell’iride e quindi si intravede il sangue dei capillari.

NOTA: nel cane non è ancora stato in realtà sequenziato il vero gene ALBINO, che esiste in altre specie, ma i soggetti apparentemente albini sono solo PSEUDOALBINI, cioè altre serie genetiche fanno si che l’effetto sia simile, ma non è albinismo. Spesso ad esempio anche solo i doppi merle vengono definiti albini, ma non sono albini, sono doppi merle!

E nemmeno il pastore svizzero men che meno è albino, anche se spesso qualcuno me lo chiede, quando per spiegare che razza è, dico che è praticamente un pastore tedesco, però bianco. Fosse albino non avrebbe occhi scuri mucose in parte nere, , rime palpebrali, labbra e a volte anche le unghie.

Tornanto ai due tipi di pigmento appena visti, che possono colorare il pelo del cane, é l’intensità e la distribuzione di peli colorati da questi pigmeni nel corpo, con anche eventuali zone ralmente bianche da assenza totale di colore, che danno l’infinità di manti che vediamo nelle varie razze di cani.

A parte il pelo che può essere colorato sia da feomelanina che da eumelanina, o a volte entrambe assieme come nei peli del pastore tedesco grigio, in tutte le rimanenti parti del corpo il pigmeno è SOLO eumelanina, quindi, pelle, mucose, iride , rime palpebrali, labbra, polpastrelli unghie e naso. Il fulvo insomma, lo troviamo solo nel pelo, in quei soggetti dove è presente, perché ci sono anche cani che non hanno peli fulvi.

Fra le innumerevoli serie genetiche che controllano il colore del manto nel cane, a dire il vero troppe da riportare in questo articolo, cen’è un denominata serie E, da “Eumelaninic mask”. Per la serie E sono stati sequenziati 5 possibili alleli, di cui 2 si trovano rispettivamente uno solo nel cocker e l’altro solo nei saluki e cani affini, quindi non li prendiamo nemmeno in considerione ora.

Gli alleli della serie E che normalmente si trovano nelle altre razze canine invece sono,

1) “Em”, o “manto normale con maschera nera”, è l’allele dominante della serie, cioè ne basta un copia (un allele sui due ereditati da mamma e papà) perchè il cane abbia la sua normale colorazione, risultante dalle altre serie genetiche che la regolano, più la maschera nera sul muso, quella che troviamo ad esempio in pastore tedesco e belga, alano, carlino e boxer fulvo, e che può essere da appena un accenno nero attorno alle labbra, fino a coprire tutta la faccia finanche orecchie petto, a volte parte delle zampe, come si vede spesso nel pastore belga malinois. I geni modificatori che ne regolano l’estensione però, non li hanno squenziati per il momento.

2) “E”, “manto normale senza maschera nera”, è il secondo allele in ordine di dominanza della serie E, esempio il collie non ha maschera nera, ma nemmeno il dobermann, rottweiler o lupo cecoslovacco. E’ chiaro che la presenza o meno di maschera nera cambia fortemente l’aspetto del cane, ma un doberman e un pastore tedesco nero focato alla fine hanno “lo stesso colore” geneticamente, più eventuali mdificatori.

3) “e”, “fulvo recessivo”, l’allele più recessivo in assoluto della serie E, viene dopo anche i due alleli meno frequenti e tralasciati sopra. Ed è proprio “e” in ommozigosi l’allele che troviamo nel pastore svizzero bianco, ma anche maremmano abruzzese, samoiedo, volpino, bolognese, ma pure in cani non otticamente bianchi ma gialli come Golden retriever e Labrador giallo ecc…cani insomma, che anche quando appaiono bianchi ai nostri occhi NON SONO BIANCHI, sono fulvi! Anche il setter irlandese per dire è un fulvo recessivo, il nova scotia duck tolling retriever dove invece esiste sia il fulvo dominante (non stiamo a spiegare ora come si verifica, ma è un’altra serie genetica a causarlo) che il fulvo recessivo, e sono difficilmente distinguibili fra loro in questa razza, è fulvo recessivo anche l’australian red del border collie (ovviamente più spotting bianco da assenza totale di pigmento) e così via.

“e” in omozigosi è una EPISTASI. Epistasi Significa in pratica, che se questo allele si presenta in omozigosi nella serie E, va a bloccare la manifestazione di altri alleli in altre serie genetiche, ed in questo caso VIENE INIBITA LA PRODUZIONE DI EUMELANINA NEL PELO, eumelanina che viene tutta sostituita da feomelanina, ovunque nel corpo, comprese le vibrisse, ma SOLO NEL PELO, tutto il resto, rimane invariato indipendentemente dal gene “e”, anche se può essere variato da altre serie genetiche che non prendiamo in considerazione ora, ma comunque tutto il resto non è infulenzato dalla presenza di “e” in omozigosi, che invece è ciò che rende “bianco” il pastore svizzero. Il fatto che il pelo sia forzato ad essere fulvo e NON SIA POSSIBILE avere alcun pelo nero, fa si che non sia dato sapere, solo osservando il fenotipo (insomma guardando il cane), quali alleli siano presenti in quasi tutte le altre serie genetiche che interessano il colore del manto. Alleli che non danno segno della loro presenza, o non sempre, ma che comunque ci sono, nelle relative altre posizoni (loci) del DNA, e possono di conseguenza venire trasmessi ai figli, e se il soggetto è accoppiato con un altro soggetto che non sia “e” in omozigosi, possono anche essere visibile nella progenie. Il pastore svizzero, altro non è che un pastore tedesco con “e” in omozigosi, quindi se non fosse fulvo, potrebbe (o meglio dovrebbe) essere in pratica grigio lupo, nero focato o nero recessivo, i colori noti e accettati del pastore tedesco insomma, e potrà avere o meno i geni di diluito (blue) e choccolato (fegato), come qualsiasi altro pastore tedesco insomma, sebbene sappiamo che questi geni nella razza sono indesiderati. Però Essendo recessivi, esattamente come il bianco (e) possono restare nascosti generazioni su generazioni e uscire per caso su un soggetto quando due portori si accoppiano. Attenzione che comunque se avessero in omozigosi i geni cioccolato e/o diluito gli occhi sarebbero ambra e il naso marrone (choccolato), blu (diluito) o lilac (blu + diluito).

Ho scritto dovrebbe, parlando dei colori che “ha sotto” il pastore svizzero, semplicemente perchè, essendo “e” in omozigosi una epistasi che maschera le altre serie genetiche, è chiaro che se qualcuno fa “esperimenti” con gli svizzeri, utilizzando altre razze, se ne risultasse un colore incompatibile con la razza pastore tedesco, in questo caso non ci è dato vederlo, se non appunto riaccoppiando lo svizzero con altri cani non fulvi recessivi. Ecco perchè mi affascina tantissimo questa materia, senza contare che è anche tanto utile per capire cosa ci possa essere o meno dietro ad un accoppiamento, conoscendo un minimo la genetica dei colori delle razze più diffuse.

Esistono infatti pastori svizzeri a cui hanno rilevato nel DNA la presenza del gene merle, bene, questo gene ha effetto solo nell’eumelanina, che nello svizzero è quasi assente tranne che naso, occhi, rime palpebrali, labbra, mucose e forse unghie. Se l’effetto merle, che sappamo essere a machie più o meno grandi e distribuite in modo casuale, “non ricade” su queste parti del corpo, esteticamente potrebbe essere non rilevabile, se non accopiando, come sopra, con un non bianco o appunto cercandolo nel DNA con un test mirato.

C’è inoltre un altro gene, che regola la quantità di fulvo nelle parti fulve del pelo, e che è quantitativo, ovvero in un soggetto il fulvo può essere più o meno carico. Se pensiamo al golden retirever,sicuramente ne avremo visti dai quasi bianchi fino anche a dei rossi intensi, con tutte le sfumature intermedie. A determinare tali intensità è appunto il gene I.

scalagoldenin foto vari Golden Retriever con differenti tonalità di fulvo.

Sono più di una le serie genetiche che influenzano i due colori (rosso->feomelanona e nero->eumelanina) variandole di tonalità e intensità, alcune infulenzano sia l’eumelanina che la feomelanina, alcune solo una alcune solo l’altra. Il gene I influenza solo la feomelanina e determina l’intensità del fulvo Anche se in realtà non è stato ancora sequenziato, ma solo ipotizzato.

Se ci pensiamo gli stessi pastori tedeschi possono avere le focature dal rosso cervo al , praticamente bianco, o…ad esempio, gli husky, sono dei grigio lupo come i grigioni o dei neri focati come i pastori tedeschi da show, ma hanno la parte fulva talmente chiara da sembrare bianca. Loro spesso hanno anche spotting bianco, ovvero come il border collie, parti di pelo sulle estremita completamente assenti di pigmento, ma essendo cosi poco carica di colore la parte fulva, nell’husky non si riesce a scorgere la differenza fa la parte fulva e quella realmente bianca che si sfumano assieme.

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