Vaccinare o non Vaccinare?

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Per chi vuole leggere 50 pagine di PDF che riguardano le ultime linee guida veterinarie per i vaccini di cani e gatti, qui il testo integrale.

Definizione:
Il vaccino è un preparato contenente materiale costituito da proteine complesse a DNA eterologhe, cioè estranee, provenienti da microrganismi o parti di essi, opportunamente trattato per non perdere le proprietà antigeniche, e finalizzato ad essere utilizzato nel conferimento di immunità attiva al soggetto cui viene somministrato. L’immunità deriva dalla stimolazione, nel soggetto ricevente, alla produzione di anticorpi neutralizzanti il microrganismo stesso. La maggior parte dei vaccini funziona inducendo una risposta umorale.

vaccino caneun po di storia (la storia completa la trovate qui )

Fu un medico in glese, Edward Jenner, il Il 14 Maggio 1796, a inventare la tecnica della Vaccinazione per sconfiggere le malattie infettive. Innestò una piccola quantita di materiale purulento, preso da una ferita di una donna malata di Vaiuolo Vaccino, nel braccio di un bambino. Il Vaiuolo Vaccino è una forma che colpiva i bovini, e in forma cutanea più lieve, le persone che venivano in contatto. La pratica non diede effetti collaterali ed il bambino divenne immune anche al vaiolo umano.

Da qui, origina il nome “vaccinazione“.

Tralasciando ora tutto il resto della storia e dell’evoluzione della pratica della vaccinazione, vediamo che cos’è di fatto a cosa serve e soprattutto, cosa succede se non si vaccina.

Un vaccino è costituito da antigeni, ovvero “parti” del virus contro il quale dovrebbe renderci immuni, più piccole quantita di antibiotici e conservanti e, in alcuni casi, sali di alluminio che stimolano le difese immunitarie a produrre una soluzione per il virus in questione.

Ora, in questo periodo, sia per quanto riguarda gli umani che i cani, c’è in atto una lotta fatta da due fazioni, i pro e i contro vaccinazioni.

Come al solito io sto con la verità, cioè nel mezzo.

Non dobbiamo di fatti dimenticarci che, se tante malattie pericolose e/o mortali, sono state debellate, è proprio grazie alle vaccinazioni su larga scala.

Il Vaiolo, ad esempio, o la Poliomielite, la Tubercolosi, hanno mietuto le popolazioni del passato, ma anche solo il Morbillo, la Parotite (i famosi orecchioni), alcuni ceppi di influenza! possono essere fatali per alcune categorie di persone.

Ora, lungi da me essere paranoica e ipocondrica, e si sa che una medicina ha sempre un effetto buono, e uno (o più) collaterale, ma questo dilagare di opporsi ai vaccini, è quantomeno pericoloso e da incoscienti.

L’unico motivo per cui le epidemie di malattie pericolse ed infettive non avvengono più è proprio il fatto che la maggiorparte della popolazione è vaccinata. Sia essa canina o umana.

Si è vero, ci sono stati casi, sia in umana che per i cani, in cui i vaccini hanno fatto danni, ma pare che per noi la percentuale di “effetti collaterali gravi” sia circa 0,002%, due persone ogni 100.000!

Se, invece, la percentuale di persone vaccinate, oppure di cani, è la stessa cosa, cala al di sotto di una certa soglia, si corre il rischio di avere nuovi focolai di infezioni per malatie ormai considerate estinte. Ovvero si parla di immunità di branco, e di percentuale al di sotto della quale si corre rischi di epidemie, o semplicemente, quegli individui che per vari motivi di salute non possono realmente essere vaccinati, corrono il rischio comunque di ammalarsi e non sono più protetti dal fatto che la maggiorparte del “branco” non può contrarre la malattia.

Ora, sia per quanto riguarda i cani, importati dell’est, che gli umani, che vengono quotidianamente nel nostro paese arrivando da posti dove la medicina non è ai nostri livelli, e dove certe malattie sono ancora presenti, appare evidente che è di fatto alto il rischio anche in italia di prendere malattie con cui non siamo più abituati a fare i conti. Alcune delle quali mortali.

E’ pieno di “complittisti” che cercano di aizzare le folle contro i vaccini e i loro effetti collaterali, e di persone che seguono tale idea facendosi convincere, ma nella realtà dei fatti, ripeto, coloro che ne subiscono danni sono una percentuale infinitesimale.

Non dobbiamo farci convincere da articoli che vediamo in giro, da annunci che girano sui social, codivisi da tutti con commenti infuriati contro “il sistema”. Quando vediamo girare certe notizie faremmo bene ad approfindire, magari riferendoci a chi ha l’autorità e le conoscenze per diffondere nozioni mediche e non da chi ha solo bisogno di fama, notorietà o di click, perchè ricordate che spesso tante “notizie shock” vengono fatte girare non per il bene di chi le legge ma, dato il loro contenuto attira attenzione, per ottenere un beneficio quale quello di portare la gente su un certo sito o ottenere un click che verrà remunerato. Attenzione, può anche darsi che la notizia sia vera a volte, ma è sempre bene verificare tramite canali più attendibili, prima di unirsi al coro del desdegno o, peggio ancora, prendere decisioni che remano contro la salute e il buon senso. Ci sono ad esempio pesonaggi famosi che ormai sono morti decine di volte! E ogni volta qualcuno ci casca!

Quindi certo, se capita a noi o i nostri vicini, umani o pelosi non importa, di finire in quella percentuale di chi ha effetti collaterali, non è bello, ma è molto più facile rischiare di prendersi la malattia se non si mantiene la percentuale di vaccinati sopra la soglia di allarme, che non avere gli effetti collaterali.

Insomma valutando benefici e rischi l’ago della bilancia propende per il vaccino.

E se non si ammala chi non è vaccinato, e può sbandierare il suo complottismo contro le ditte farmaceutiche, è solo grazie è al fatto di essere circondato da soggetti che invece lo sono.

Ma se tale situazione cambia, ribadisco, possiamo avere anche ritorni di gravi epidemie.

Dopodichè, innanzitutto bisogna vedere di quali vaccini si parla, e quanto spesso farlo.

Torniamo quindi a parlare solo di cani e delle vaccinazioni che vengono proposte o comunque fatte di routine dai veterinari. Anche se i meccanismi che seguono sono uguali anche per noi.

La mamma trasmette ai cuccioli la propria immunità verso certi agenti patogeni, sia in forma trans placentare (che è solo un 5-10%) che per il restante 90-95%, tramite il colostro, che viene secreto dalle ghiandole mammarie nelle prime ore dopo il parto al posto del latte, che invece arriva 48 ore più tardi. Il colostro serve proprio a immunizzare i cuccioli per il periodo in cui saranno accuditi da mamma.

Un cucciolo dovrebbe essere invece vaccinato la prima volta attorno ai 60 giorni, non prima, questo perchè altrimenti non faremmo che “disattivare” l’immunizzazzione passiva fornita da mamma, e tra l’altro proprio in un momento in cui il sistema immunitario del cucciolo non è ancora pronto a “camminare con le proprie zampe”.

Il veterinario esegue in genere un avaccinazione polivalente contro le più comuni e pericolose malattie. E’ quindi fondamentlate vaccinare il cucciolo, ed eseguire il primo richiamo dopo 21-30 gg dalla prima vaccinazione.

Recenti studi mostrano che,esattamente come nell’uomo, comunque non tutti i cuccioli reagiscono uguale, e su alcuni non prendono le vaccinazioni, magari perchè hanno ancora l’immunità di mamma attiva. Quindi sulle più recenti linee guida troverete l’indicazione a rifare più richiami fino all’ultimo, da fare oltre la sedicesima settimana. E poi il primo richiamo ad un anno. Pare infatti che in passato, molti cuccioli rimanessero scoperti dai vaccini fino al richiamo ad un anno, per via del discorso appena fatto, e in genere non succedesse nulla per appunto immunità di branco e perchè non sempre si arriva a trovarsi in contatto con agenti patogeni. Resta però un grosso rischio, specie se si pensa ai cuccioli dell’est e alle malattie che ancora circolano in quei paesi e la scarsa attenzione alla salute di questi cagnari…

INOLTRE…

Se una volta le vaccinazioni si facevano annualmente, ora si è visto, tramite studi su cani vaccinati e loro titolazione degli anticorpi, che l’immunità verso alcune delle malattie per cui è stato vaccinato arriva a volte a durare tutta la vita, ma per tutti dura almeno a 3 anni, questo per la maggiorparte delle malattie per cui si vaccina, rabbia compresa.

Appare quindi evidente che è inutile “bombardare” il sistema immunitario del cane oltre modo.

Diciamo che, in teoria, il protocollo attuato nel cucciolo potrebbe già proteggerlo per parecchio tempo, ma per sicurezza, e per il discorso appena fatto, almeno il richiamo ad un anno dall’ultimo vaccino fatto al cucciolo, è bene somministrarlo.

Poi, va benissimo ripetere i vaccini ogni tre anni, e questo, oltre ad essere spiegato sul PDF linkato sopra, è quanto mi è stato detto da medici di un dipartimento di veterinaria universitaria, di gran lunga più aggiornati di tanti “veterinari veterani”. E di certo ho trovato poi riscontro sentendomi dire la stessa cosa da altri loro colleghi di mia conoscenza.

ATTENZIONE però, vaccinazioni invece da ripetere più spesso sarebbero la Leptospirosi (la malattia portata dia roditori, non causata da un virus ma da un batterio), specie per cani che vivono in zone a rischio, e la Parvovirosi (Gastroenterite emorragica).

Per quanto riguarda la Leptospirosi, al di là del fatto che dopo 6 mesi la risposta immunitaria non è più sufficientemente garantita in tutti i soggetti vaccinati, c’è anche da dire che i ceppi della Leptospirosi mutano spesso, tanto che dicono che il vaccino che attualmente viene inoculato più spesso dai veterinari, non è granchè efficace e ne copre solo alcuni. Esiste comunque un vaccino più “aggiornato” che non ancora tutti hanno, e che viene considerato annuale. La leptospiosi è anche una delle poche zoonosi, ovvero malattie che oltre al cane può colpire anche l’uomo quindi bisogna restare particolare attenzione, perchè un cane infetto, che viene curato e riesce a salvarsi, per mesi resta infetto per gli altri.

Per quanto riguarda la Parvovirosi, che invece è un virus, ogni tanto ci sono epidemie più o meno estese e intense, con casi di cani ricoverati in gravi condizioni e ahime anche morti, specialmente i cuccioli/oni e giovani. In teoria gli adulti dovrebbero essere al sicuro, invece proprio come per la leptospirosi pare che ci siano stati decessi anche su adulti apparentemente sani. Anche qui vi sono ceppi paricolarmente mutati non tutti coperti completamente dai vaccini, inoltre è facile che i soggetti colpiti fossero indeboliti per altri motivi, ad esempio dal coronvirus, con sintomi sovrapponibili anche se in genere meno gravi, di quelli causati dal parvovirus, e quindi non sono riusciti a contrastare la parvo, rimane il fatto che è una cosa che non va assolutamente presa sotto gamba!

Per fortuna comunque, un cane sano con un buon sistema immunitario riesce comunque a combattere anche per i nuovi ceppi, solo simili ma non identici, a quelli contenuti nel vaccino inoculato, ma è importante seguire bene il protocollo vaccinale e tenere il cane in buona salute e senza parassiti intestinali che potrebbero indebolirlo a loro volta..

Mi è comunque purtroppo capitato di venire a conoscenza di cani adulti apparentemente in buona salute morti per Leptospirosi o Parvovirosi, nonostante fossero regolarmente vaccinati, in questi casi, o il vaccino non era buono, ma a volte capita anche perchè viene interrotta la catena del freddo durante il trasposto dei medicinali, e questo li inattiva, oppure il cane aveva problemi suoi personali per quanto riguarda il sistema immuntiario. Per questo nei cuccioli prima di vaccinarli ci si sincera appunto che non abbiano parassiti intestinali, perchè intanto il vaccino potrebbe non avrebbe effetto, e addirittura potrebbe anche causare problemi nel soggetto già debilitato dai parassiti. Ad esempio alcuni tipi di vaccino contenenti agentipatogeni vivi indeboliti, quindi facilmente combattuti dal sistema immunitario, potrebbero in un soggetto indebolito, riattivarsi e far ammalare il soggetto della malattia contro il quale lo si era vaccinato, invece di immunizzarlo!

Vi consiglio, insomma, di non prendere “sotto zampa” il discorso vaccini, di farli senza strafarli! E di farli dopo i dovuti controlli, sbverminazione, analisi feci, visita generale…

Se volete dare un’occhiata… qui una guida alle vaccinazioni umane … penso che la cosa possa comunque interessare, anche perchè da quel punto di vista siamo simili noi ed i cani.
Anche se le malattie verso cui siamo vaccinati non sono normalmente le stesse, in alcuni casi possono esserlo, proprio ad esempio la leptospirosi o la rabbia sono malattie contro cui possiamo essere veccinati entrambi.

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