Cos’è e quanto costa un pedigree?

Nonostante si cerchi di fare più informazione possibile,  ancora ci sono tanti annunci di cani di razza senza pedigree, e ancora come allevatore, mi sento chiedere lo sconto prendendo il cucciolo senza pedigree, ancora mi tocca leggere, il pedigree non mi interessa, serve solo per le gare, o frasi analoghe.

quanto costa pedigreeMa che cos’è sto pedigree? Quanto costa? È davvero superfluo averlo?

Allora innanzitutto citiamo il famoso DECRETO LEGISLATIVO del 30 DICEMBRE 1992 n529, quello a cui si fa sempre riferimento quando si afferma che non si possono vendere cani di razza senza pedigree. Attenzione perché la legge Italiana è sempre ingarbugliata, e non c’è scritto esattamente che è illegale vendere meticci, ma che è illegale appunto spacciare per cani di una certa specie/razza, dei cani che non hanno un attestato che lo provi, ergo appunto non si possono vendere cani di razza senza pedigree, ma l’interpretazione “non si possono vendere meticci” non è così ovvia, come spiegato più in dettaglio in questo atricolo, infatto se Pincopallo ha un superbastardo che più bastardo non si può, che chissà quante razze hanno collaborato a generalo, ma è un infallibile cercatore di tartufo, e reputa che tal cane valga 10000 euro, purché non affermi che è di una qualche razza e trovi qualcuno disposto a pagarlo così tanto, sono semplicemente affari loro, mentre bisogna ricordare di nuovo che, se io dico che il mio cane è ad esempio un pastore tedesco, posso provarlo solo se il mio cane ha un microchip e un pedigree su cui si afferma che il cane con tal microchip è iscritto al libro genealogico  del pastore tedesco. Diversamente è truffa, diversamente sto vendendo un “simil” cane di razza, ma che a tutti gli effetti non lo è. Questo il documento che è stato pubblicato anche sul sito ENCI a inizio 2017 contenente un chiarimento del ministero della salute riguardo la vendita di meticci, che lo ripeto, NON VIETATA! Purche si affermi la verità, ovvero che sono meticci. Ed in teoria appunto, se non sono cani con doti particolari per chissà quale attività, difficilmente si sborsa 1000 euuro per un cane dichiaratamente meticcio.

Ho scritto questo articolo proprio perché spesso esce la discussione su vari gruppi di Facebook, se appaiono annunci di cuccioli in vendita, di razza senza pedigree, o di chi ne cerca uno della tal razza basta costi poco (o addirittura in omaggio), tanto non importa il pedigree, e tutte le volte gran litigi, come accade anche nei forum dedicati a una razza X, dove arriva il solito “pippocercamoglie”, regolarmente senza pedigree, che cerca appunto cagnolina con cui proliferare, e puntualmente nasce il flame, e puntualmente qualcuno dice, ma in fondo che importa del pedigree, io voglio bene al mio cane lostesso, i genitori erano puri, è un cane di razza comunque, si vede, tanto NON DEVO FARE LE GARE!

E ci mancherebbe che l’amore avesse un libro genealogico, che discorsi, mi fa piacere lo amiate, ma è un meticcio, non è un border, non è un pastore tedesco, non è un labrador, anche se merita lo stesso amore! E poi certo, se anche i genitori avevano il pedigree, ma se ai cuccioli non è stato fatto, resta un bellissimo meticcio, solo il pedigree può provare che sia di razza!

E poi appunto, la odiosissima frase, “NON VOGLIO FARE LE GARE”!

Ma che importa, è pur vero che ALCUNE e solo alcune ormai, manifestazioni sportive/cinofile ammettono solo cani con certificato delle origini, ma non è SOLO per questo che lo si deve prendere sto pedigree, no perché ho sentito addirittura gente che afferma di essersi impuntato a volere di proposito il cucciolo senza pedigree, contro il volere dell’allevatore, perché lo ritiene inutile.

Al dì la del fatto che un simile stolto io provo a convincerlo che non è così inutile, ma se proprio non si ragiona piuttosto non gli do il cane, o semmai faccio il pedigree, ma non glie lo giro. Ma dato che il costo del documento in realtà è irrisorio, non si capisce come mai non farlo… se si può ed i genitori ne sono muniti.

Ma perché allora ci sono ancora tanti “cani di razza senza pedigree” ?

Beh, innanzitutto, se chi li prende senza pedigree, continua a farli figliare e venderli, e ci si riempie per forza, e qui magari parliamo della Sciurapina che ha preso il cane senza pedigree, e fa i cuccioli col cane del fornaio, che son tanto carini, e vabbè, quantomeno crescono in casa, tralasciando che in genere questi cani non sono stati controllati quantomeno per la salute, il che non è proprio trascurabile.

Ma quali altri cani potremmo trovare, di razza e senza pedigree?

cucciolifici

Beh, quelli dei negozi, che spesso e volentieri vengono dall’est, o comunque da “canifici”, e non se la passano benissimo, specialmente mamme e papà, e quindi prendendo questi cuccioli, a parte esser complici di una truffa, state solo CREDENDO di risparmiare, dato che in realtà spesso allo stesso prezzo troviamo cani allevati come dio comanda, inoltre prendendoli incentiviamo questo sfruttamento di animali veramente inumano, perché finché c’è giro verranno rimpiazzati. E anche se per caso il negoziante vi proponesse, opzionale ovviamente, a qualche centone in più, il pedigree, beh sappiate che comunque sarebbe falso! Il pedigree o c’è o non c’è e va fatto entro i 90 giorni del cucciolo.

E gli allevamenti? Quelli che invece sembra che li tengano bene, vanno in expo, fanno le lastre e le analisi per la salute? Come mai anche loro a volte vendono senza pedigree a un prezzo inferiore?

Beh questi spesso hanno interessi economici, più cuccioli, più incasso, più tasse, ma… se il cucciolo non figura, si fa tutto a nero, e quindi spesso dandovi il cucciolo “cosi”, in genere vi scalano l’iva dal prezzo in pratica. Altre volte non lo hanno nemmeno il pedigree di un cucciolata, e sparano alto il prezzo con il pedigree sperando che la gente per risparmiare accetti di prenderli senza, senza chiedersi come mai in realtà il pedigree non c’è, oppure altre volte, se non ve lo danno per il vostro cucciolo, ma è stato fatto, lo rivendono per fare un pedigree, falso, a un cane che non avrebbe diritto di averlo. Eh si, capitano anche queste cose, purtroppo.

Ma cos’è allora sto benedetto pedigree, e cosa costa in realtà? Ed è davvero lui a portare così in su il prezzo di un cane?

No, in realtà il prezzo di un cane lo fa altro, e non questo “foglio di carta” in quanto tale! e se volete leggere tutto e per bene vi rimando al’articolo linkato, ma facendo un riassunto…

pedigree roi

Allora, il pedigree non è altro appunto che il certificato di iscrizione a un libro genealogico (ROI ex LOI), dove sono indicati i genitori e i progenitori fino eventualmente alla quarta generazione, indicando i loro eventuali titoli e test per la salute ufficializzabili (non tutti sono riportati sul pedigree), è indicato proprietario, chip del cane e allevatore.

pedigree rsr

Ci sono poi i registri supplementari dei riconosciuti (RSR ex LIR) in cui il pedigree è verde come quello sopra, e sono per quelle razze con i libri delle origini ancora aperti, dove porto un cane senza documenti a valutare, e se per un giudice esperto è tipico mi rilasciano un pedigree di prima generazione, e quindi non è detto che tutte e 4 le colonne degli avi siano piene. Per essere “marrone” deve averne almeno 3 completamente piene.

pedigree riproduzione selezionata

Se poi invece i genitori dei cuccioli sono riproduttori selezionati, allora mi rilasciano un pedigree rosa, come questo sopra, e significa che i genitori hanno fatto tutti test per la salute, hanno verificato che morfologicamente siano cani eccellenti (eccellentemente aderenti allo standard), se ci sono prove di lavoro per la loro razza le hanno superate, insomma sono dei supergenitori, perché ahime, se in certi stati tutto questo è richiesto SOLO per poter fare i pedigree ai cuccioli, in Italia è opzionale, e senza tutto ciò ti fanno comunque il pedigree, basta che cel’abbiano i genitori, se poi sono anche gravemente malati fa niente. Infatti sta in noi cercare di capire come riconoscere un bravo allevatore.

E del pedigree che me ne faccio?

Beh innanzitutto è un mio diritto averlo col cane, e si ribadisce che è l’unica prova che attesta l’appartenenza alla razza del nostro cane, e poi almeno so di chi è figlio/nipote ecc… Il rischio di accoppiare cani di razza senza pedigree, è anche quello di accoppiare cani parenti stretti e fare inconsapevolmente “incesti” (consanguineità strette) che tanti, io compresa, aborrano, con evidenti rischi, peggio ancora se poi non si sono fatti test per la salute e non si sa cosa ci sia dietro a quelle linee. Perché sapere cosa c’è dietro ai nostri cani, serve anche in caso di magagne, e se per caso escono problemi di salute, posso risalire a quali antenati potrebbero aver passato qualcosa e soprattutto, appunto, COSA, che a volte le diagnosi non sono cosi ovvie.

Ma un allevatore serio non cede cani senza pedigree, quindi il fatto che un cane di razza ne sia sprovvisto, non è garanzia che sia malato eh, ma molto facile che siano stati fatti meno controlli, e comunque può essere che sanissimo non sia.  Tanto meno si hanno verifiche sulla sua tipicità, se sprovvisto di pedigree, ed anche per questo lo si può considerare un simil qualche cosa,  in realtà spesso non lo è proprio e lo ricorda solo.

Per quanto rimane sempre fuori discussione che ogni scarrafone è bello a mamma sua, e il nostro cane per noi sarà il più bel cane del mondo anche se non rispondente allo standard della sua presunta razza, ma per dire che sia bello e tipico secondo uno standard di razza, occorre avere un certificato di iscrizione al libro genealogico e presentare il cane a qualche giudice per averne un parere, e questa è una delle cose che incide parecchio sul costo di un cucciolo, non il certificato stesso, in realtà, ma l’aver fatto queste verifiche sui genitori. Poi in genere i cani di razze da lavoro, dovrebbero essere ancora in grado di lavorare, e l’allevatore serio, prepara e prova i suoi cani per vedere se lo sono, ed anche questo incide sul prezzo.

Il bravo allevatore, fa le analisi per la salute e eventualmente le lastre, e queste costano, e se poi il cane non è idoneo alla riproduzione, lo “ferma” cioè non lo riproduce, in questo modo perde un bel po di soldi che aveva investito nel cane stesso, e anche questa è una grossa spesa che incide sui costi di un cucciolo, perchè tutrte queste spese vanno ammortizzate, tutto questo si chiama fare selezione, diversamente si parla di scucciolare e far numero.

Insomma, non è il pedigree in se a fare il prezzo,

e il fatto che si trovi a poco un cane di quella razza, a volte pure con pedigree, vi deve far sospettare che il cucciolo potrebbe non essere sano, o tipico o ben allevato, e se dell’estetica e della “bravura” (per il suo lavoro ufficiale) possiamo fregarcene, beh, almeno della salute voglio dire…NO! per cui, si ribadisce sempre, NON RISPARMIATE nell’acquisto di un cucciolo, non cercate l’occasione. Non esistono cuccioli in saldo, a meno che l’allevatore sia vostro amico e ve ne regali, o quasi, uno.

Ma insomma si può sapere materialmente che differenza di prezzo dovrebbe avere un cucciolo senza pedigree da uno con se si toglie solo il costo del documento?

tariffe istituzionali enci

É presto detto, in foto le tariffe istituzionali ENCI, aggiornate al Primo ottobre 2019 e tutt’ora in vigore. Vi faccio subito i conti. La prima spesa che si fa ogni volta che si va a fare una pratica a una delegazione ENCI, sono i diritti di segreteria, 10 euro ogni volta. Comunque e qualsiasi cosa si faccia.

Poi, nascono i cuccioli, entro il 25mo giorno dalla nascita va consegnato il modello A, che costa 15,5 euro, indipendentemente da quanti cuccioli sono. C’è un sovrapprezzo fino al massimo di 24,5 euro se si consegna in ritardo. Poi in quest’ultimo caso andrebbe fatto il DNA a genitori e figli per provare che siano davvero genitori/figli e qui il prezzo sale perché un test DNA costa almeno 50 euro pro capite, ma noi supponiamo che il nostro allevatore consegni il tutto in tempo.

Il modello B, quello con indicati i nomi e i chip dei cuccioli, ed eventualmente gli acquirenti a cui uscirà direttamente intestato il pedigree, si deve consegnare entro i 90 giorni.

Se il pedigree esce direttamente a nome del nuovo proprietario sono 19,5 euro a cucciolo, e 21,5 euro a cucciolo se restano intestati al proprietario della fattrice (l’allevatore insomma).

Anche qui con una sanzione di massimo 32 euro a cucciolo per un eventuale ritardo.

Quindi facciamo un po di conti ad esempio con una cucciolata di 6 cuccioli con modelli appositi consegnati in tempo.

Modello A 10 euro di segreteria, più 15,5 fa 25,5 euro
Modello B, 6 cuccioli (caso peggiore tutti restanti all’allevatore): 10 euro di diritto di segreteria più 21,5×6, fa 139 euro.

Totale, 164,5 euro, che diviso 6 cuccioli fa “ben” 27,42 euro,
UNA VERA FORTUNA EH!?

Poi, sia che il pedigree del cucciolo esca già intestato a nome del nuovo proprietario, sia che se lo intesti l’allevatore e “giri” il pedigree al proprietario con apposito modulo al momento della cessione, il ritiro/passaggio di proprietà all’acquirente costerebbe 13,5 euro più 10 di diritto di segreteria, quindi

ritirare il pedigree per l’acquirente costa ben 24,5 euro.

A TAL PROPOSITO: UN PO DI BUROCRAZIA SUL PEDIGREE

Una volta, fino a inizio 21° secolo, il pedigree era svincolato dall’anagrafe canina, e si legava al soggetto tramite tatuaggio, in genere nell’orecchio, ma questo non implicava che il cane fosse anche iscritto alla anagrafe canina. Poi è stato reso obbligatorio PER LEGGE!, e per ovvi motivi, che il cane fosse anche iscritto alla anagrafe canina, e che ENCI allineasse i propri registri a quelli delle anagrafi, e pretendesse che i cuccioli iscritti, nonchè i loro genitori, fossero iscritti alla anagrafe canina per emettere i pedigree (Decreto Ministeriale 10056 del 6 Luglio 2007) .
 
Sono stati pure commissariati per questo.
 
SE vi vendono un cane, è VOSTRO DIRITTO e DOVERE avere intestato il suo pedigree.
 
Ovvero, il pedigree è associato a un microchip, che è anche registrato in qualche anagrafe canina a nome di qualcuno, ecco quel qualcuno, a farla breve, per essere “allineato” deve essere la stessa persona intestataria del pedigree. Se qualcuno vi vende un cane che è già in possesso di pedigree, e questo succede per forza di cose se ha più di 3 mesi, dato che il pedigree va emesso entro i 90 giorni del cane, o meglio il modello B per ottenerlo va consegnato entro i 90 giorni, e nel modello B si può scegliere l’intestatario futuro del cane.  Se l’allevatore lo intesta a se stesso,  in quanto ancora in suo possesso e non venduto, poi ve lo dovrà cedere più avanti, o se era già stato venduto precedentemente ad altri e non è un cucciolo appena uscito dall’allevamento, quando si cede il cane, va anche ceduto il pedigree. Ci sono ad esempio allevatori, che preferiscono intestarli tutti a se stessi e girarli poi, quindi non necessariamente deve avere più di tre mesi, ma se li ha, e se in possesso di pedigree, sarà per forza intestato a qualcuno, e se non in possesso di pedigree, lo si dovrebbe vendere come “meticcio di”, dato che solo il pedigree certifica che un cane è di razza.
 
SE l’allevatore e/o ex proprietario NON vi gira il pedigree, sta commettendo un ILLECITO!!!
 
Anche se a volte si usa fare, ovvero cedere il cane ma non il pedigree, a tutela della razza, magari fino a provata sterilizzazione del soggetto, onde evitare che venga riprodotto e i suoi figli finiscano nel circuito della relativa razza, se il soggetto ha difetti che lo rendono non idoneo alla riproduzione.

 
Per fare il passaggio della proprietà del cane anche in ENCI, non basta consegnare il pedigree cartaceo, l’ex proprietario deve anche firmarlo in basso a sinistra per “girarlo” al nuovo proprietario, e consegnare compilato e firmato anche un modulo apposito per la cessione (passaggio di proprietà scaricabile dal sito Enci) , dopodichè l’acquirente deve andare alla sezione ENCI di competenza, pagare BEN 23,5 e ufficializzare il passaggio.

Purtroppo io ho ancora intestati alcuni cani, perchè i nuovi proprietari non hanno mai fatto questa operazione e purtroppo non posso obbligarli… Ora in delegazione mi hanno spiegato come fare per evitare che succeda di nuovo, visto che fidarsi della buona fede della gente spesso non è ripagato, e vi assicuro che a volte sono gli allevatori la parte lesa.
 
Ma questo ora ve lo sto dicendo anche in VOSTRA tutela, se pagate 1000 e più euro per un cane, ma anche fosse meno, il venditore è tenuto a girarvi anche il pedigree, e non solo fare il passaggio di proprietà alla anagrafe canina del MICROCHIP. Diversamente potrete agire per vie legali nei suoi confronti. Ma soprattutto: diversamente non sarete voi a poter decidere cosa fare del vostro cane, non potrete andare a fare le lastre ufficiali, iscriverlo in expo o altre manifestazioni, ma nemmeno far cuccioli CON PEDIGREE, dato che, sia esso maschio o femmina poco importa, il pedigree non è vostro ma di chi vel’ha venduto e sarebbe LUI eventualmente a dover firmare e fare la documentazione relativa per i pedigree dei cuccioli, a meno di non falsificare una firma, che voglio dire non mi pare il caso.
 
A questo link, trovate il database online enci, per cercare un cane. Questo articolo spiega come consultare il database online enci. se il cane ha il chip intestato a voi all’anagrafe canina, il propietario DOVRESTE essere voi anche qui, ma non sempre è così.
 
Questo lo dico anche per chi ha perso il cartaceo, e sostiene di conseguenza di non poter fare il pedigree ad eventuali cuccioli come ho appena letto in un forum. NO, non è così, con 53 euro il cartaceo può essere duplicato, solo che è un casino, perchè se è stato danneggiato basta portarlo come prova e lo rifanno, se invece l’avete proprio smarrito, dovete fare denuncia dai carabinieri dato che è comunque un documento, e dopo richiedere il duplicato, quindi amen,  a volte si fa senza cartaceo, tanto comunque, se lo vedete online, siete VOI gli intestatari del cane e potete compilare modello A e B sia come proprietari del maschio che della femmina se ne siete intestatari. Non potete fare le lastre ufficiali, per quello ci vuole il cartaceo e a volte è richeisto anche in alcune prove e manifestazioni qiuindi anche in questo caso servirebbe un duplicato.
 
AFFIDO:
cosa diversa è l’affido, in cui ci deve però essere un contratto che lo specifica e ne regolamenta le modalità, in questo caso il pedigree del cane resta di proprietà del cedente, e l’affidatario ha solo il cane in custodia.
 
In genere però in questo caso il cane non lo si paga!
 
Esiste, anche se non credo in tutte le anagrafi, la possibilità di intestare il chip all’affidatario solo come detentore, ma resta comunque di proprietà dello stesso proprietario del pedigree.
 
L’affido si usa spesso in allevamento per avere un numero maggiore di cani da usare in riproduzione senza tenerli ammassati in allevamento, consentendo loro di fare una vita di famiglia, pur facendo cuccioli e/o carriera espositva, sportiva ecc. I maschi non hanno problemi, a “prestarsi” anche per più cucciolate, è un disturbo da poco e in genere è la femmina che va dal maschio, per le femmine di solito si usa fare due cucciolate e poi cedere definitivamente la cagnolina sia come chip che come pedigree agli affidatari.

Meditate gente, meditate…

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