l’aggressività e i cani

aggresività fra caniIn foto Skin, un “luvin” o lupino del gigante, cane abbastanza primitivo quindi più comunicativo, in quanto più vicino al cugino lupo, che mette pressione a una giovanissima Gaia. Anche questa è aggressività, ritualizzata ma lo è, e fa parte della comunicazione canina. A Gaia ha fatto sicuramente bene, tutta scuola, ma guardate il guinzaglio, e chi lo tiene, a mio avviso, chi lo teneva, che non mi pare proprio il proprietario, non si è nemmeno accorta di cosa stava succedendo…

E niente, venendo a noi, sono qui a dire la mia anche per quanto riguarda il tema “l’aggressività”. Già, perché è un argomento ricorrente, prepotentemente ricorrente, e ahimè, non solo per i cani.

L’aggressività fa parte di noi, di ciascun essere vivente, è comunicazione, è vita!

Ce ne sarebbe da parlare giorni, e io non faccio fatica a parlare e parlare e parlare, ma… vediamo di riassumere un po’ il tutto e fare una sorta di mini guida. Ovviamente cane-centrica,.

Allora, l’aggressività come definita da vocabolario, può avere tanti significati, parola che può essere usata in tanti contesti, dalla moda allo sport, ma ovviamente noi, quando ne parliamo in genere, e quando parliamo di cani in genere, parliamo di cani che mordono, attaccano, o anche solo minacciano…

E certo, l’aggressività, ripeto, fa parte della vita, nessuno ne è esente, nessuno può dire di non avere MAI avuto momenti in cui è diventato aggressivo, persino la persona più pacata al mondo, prima o poi “si arrabbia” e “diventa cattiva”.

Già cattivo, ma che vuol dire cattivo? Ma soprattutto, ha senso, parlare di cane cattivo? Beh, non proprio!

Dal vocabolario – Cattivo:
Di persona, insensibile o maldisposta verso sofferenze o fastidi altrui, capace anzi di rallegrarsene o addirittura di provocarli: non esistono bambini cattivi; un cattivo soggetto; persona di animo cattivo; anche s.m.

Ora, capite che, una persona volendo si può definire cattiva, se mancante di empatia verso gli altri, o comunque noncurante di provocare dolore sofferenza ecc, nonostante sia in grado di comprendere che lo sta facendo. Ma un cane? Secondo voi, ne ha le capacità?

MA NO! Un cane non ha un livello cognitivo così complesso, e comunque per quanto mi riguarda, anche nell’umano cercherei la causa del suo essere “cattivo”, in qualche intoppo sul percorso di vita. Ma se ve lo passo per un umano, non vi concedo il fatto che il cane può essere cattivo.

E allora come mai a volte i cani sono aggressivi???

Ma perché, ripeto, non esiste vita senza aggressività. Vediamo quindi di analizzare l’aggressività che troviamo nella specie canina, e i perché.

Allora, come avrete già sentito dire da tanti…
il cane, come l’antenato lupo, è un animale sociale, quindi vive in gruppi, con suoi simili, con cui collabora, si organizza, si suddivide compiti, e ovviamente COMUNICA, e tante, tantissime volte, anche l’aggressività entra nella comunicazione, e attenzione, che non significa per forza finire col mordere, ferire, far male, spesso l’aggressività è solo quella ritualizzata, perché non conviene rischiare ferite gravi fino anche fatali, spreco di energie impiegabili in altro modo, di attenzione sulle risorse importanti e magari sui cuccioli, perdita di tempo, di attenzione e risorse che butto in risse, invece che nel bene comune.

Ora, il cane, è però un animale comunque complesso, che forma la sua personalità crescendo in un ambiente, ed essendone influenzato, sia dagli avvenimenti, che dai soggetti con cui entra in contatto o convive, questo ovviamente partendo da una base genetica che già definisce una linea guida su chi potrà diventare il nostro cane. Insomma, rimane il fatto, che deve apprendere anche se, come e quando usare l’aggressività.

Ci sono cani che per come sono stati selezionati, hanno una tendenza ad usare di più l’aggressività di altri, almeno in certi luoghi e in certe situazioni, sia con i conspecifici che gli eterospecifici, siano altri animali o sia l’uomo.

Ma, una corretta conoscenza dell’etologia canina, da parte delle persone, potrebbe certamente evitare tante scene apocalittiche a sproposito, quando non c’è un reale pericolo imminente, o aggressioni “inaspettate” a persone o ad altri cani.

Le aggressioni sono prevedibili in cani equilibrati, e da persone che conoscono razze e attitudini, e che conoscono l’etologia, quindi la varia mimica, postura e prossemica dei cani, e le cose a cui normalmente reagiscono aggressivamente, ma possono anche essere imprevedibili, se appunto non si conosce etologia e razze, o se si è di fronte a un soggetto non equilibrato.

Si vede spesso il cagnolino, in genere più è piccolo peggio è, quello che in genere ha un umano al seguito che dice “ma il mio è buono”, ma che tanto ”buono” non è. Ragazzi, a parte che i cani mordono tutti, ma è ovvio che cane piccolo fa danno piccolo, e spesso si tende a essere più disinteressati al piccolo che fa il prepotente, che tanto è piccolo…o addirittura lo si vizia, facendolo diventare ancora più dispotico, ma ripeto, i denti li hanno tutti, e possono scatenare conflitti tutti!

A parte quei cani che ringhiano e/o danno segnali inequivocabili anche per un completo ignorante in materia cinofila, che come facciano a dire “è buono” non si capisce, ma ci sono tanti segnali che danno agli altri cani, che sono di sfida, e che ci dovrebbero far capire che è meglio evitare l’incontro. Io in genere so bene leggerli, e mi rendo conto a chi posso avvicinarmi, anche in base a chi ho al guinzaglio dei miei cani, e a chi invece è meglio di no, ma non tutti hanno questa capacità, e si che basterebbe un po di osservazione, per capire certe cose. Una volta, 20 anni fa, ero dal veterinario col mio maschio, poco simpatico con gli altri maschi, e dall’altra parte dello studio un altro maschio. Si guardavano in modo inequivocabile, si stavano per attaccare insomma, la padrona dell’altro fa… e guarda, si guardano, vogliono fare amicizia, non ho fatto in tempo a rispondere per dire “ma veramente si stanno sulle p…” che sono partiti per attaccarsi, ovviamente essendo legati, senza successo, e probabilmente il fatto che noi umani abbiamo comunicato, li ha fatti scattare. Non avevo ancora studiato o fatto corsi, avevo il mio primo cane da pochi anni, eppure avevo già appreso, almeno in parte e in modo rudimentale, come interpretare parte del repertorio canino…

Ma se non siamo capaci da soli, ci sono libri e articoli, che ci insegnano a riconoscere le posture gli sguardi la mimica ecc, dei cani e capirla. O magari ci basterebbe provare a osservare di più un gruppo di cani che interagisce al parco, o anche per strada, vedendo chi e quando reagisce e a cosa. A volte alzano solo un labbro, mostrando i denti, o guardano fisso con sguardo di sfida, a volte vanno a urinare apposta a poca distanza, guardando il rivale, tutti tronfi, e poi raspano pure con le zampe posteriori, e magari se si sta li un po, lo fanno più volte… ma poi quando la postura è rigida, proiettata in avanti, con le orecchie in avanti, che se sono pendule si capisce peggio, ma si capisce comunque, con la bocca chiusa e lo sguardo fisso, ecco tanto “buoni” non sono, meglio evitare. Spesso leccano anche l’aria, ma in questo caso non è per sottomissione, molti cani danno leccotti veloci quando sono tesi e magari stanno per partire, perché chi lo fa per sottomissione tiene gli occhi socchiusi spesso la testa un po china/girata e le orecchie abbassate, sto parlando di cani con lo sguardo fisso e rigidi… e no, non si sta sottomettendo in quel caso. E se siamo li col nostro cane, occhio!

Ora, ci sono i cani che delle minacce o “insulti” di altri cani, se ne fregano, cani che hanno paura e scappano, e cani che mandano segnali di pacificazione, ma anche cani che ricambiano con piccole minacce impercettibili, ho visto più volte una delle mie, come fanno anche tanti cani incontrati in giro, “sorridere” rapidissimamente a qualche cane che la stava minacciando o si stava avvicinando in modo scorretto, una cosa rapida che non è detto che tutti colgano o sempre venga visto… e poi ci sono anche i cani, che sfidati partono! E non per giocare. Specie se appartenenti a razze che sono meno congeniali a diventare “da parchetto” ovvero quella situazione dove si va a far filò con gli amici umani, mentre i cani giocano fra loro, e in genere ce se ne disinteressa completamente, Ecco ci sono alcune razze in cui c’è una maggiore predisposizione al NON poterlo fare, perché dopo una certa età, questo comincia a rissare con gli altri cani, in particolare i maschi con altri maschi, ma spesso anche femmine con femmine e più raramente tutti contro tutti indipendentemente dal sesso… e in genere sono quelli che è più facile che la buttino in rissa se provocati, del resto al guinzaglio come liberi, spesso è per questo che a volte parte la rissa.

Per questo sarebbe auspicabile che tutti i cuccioli fossero socializzati in contesti adatti fino almeno un anno di età, se per il discorso di cui sopra ci si arriva a poterli portare fino all’anno, perché a volte cominciano prima a rissare, perché anche se poi da adulti non saranno più fra i cani parchettari, hanno però acquisito le conoscenze e le competenze per comunicare anche a distanza ed evitare di dar di matto da adulti, quando capita di incontrare un altro cane. Poi non potremo lasciarli giocare amabilmente, se non con alcuni cani con cui sappiamo che vanno d’accordo, ma non è che il nostro peloso se vede un cane a 50 metri deve fare una scena che la folla si apre come le acque con Mosè, nel vedere come si comporta. Possiamo chiedere lui di ignorare l’altro cane, a cui magari manderà segnali, e non è detto che tutti appunto li colgano, ma senza fare scene da film.

E comunque per partire bene quando il cucciolo viene adottato sarebbe auspicabile anche una buona base da prima dei 2 mesi, quindi una madre equilibrata e possibilmente anche un branco competente. Se comperate un cane, almeno sinceratevi di queste cose, visitate la mamma e i piccoli, andate a vedere dove e come stanno e vivono, e se non vogliono farveli vedere andate oltre, da un altro allevatore, e se non siete esperti chiedete un auto e fatevi accompagnare da chi lo è. Per le adozioni invece, eh, spesso sono proprio cani che non hanno avuto queste cose, e per questo sarebbe da correre subito a fare una puppy class e colmare alcune lacune, e non attendere i classici 10-12 mesi in cui la scusa per i suoi atteggiamenti con “è un cucciolo” non regge più, e non ce la si fa più a gestirlo.

Spesso cani che non hanno avuto un corretto imprinting e periodo di crescita costruito in nodo corretto, da adulti possono avere comportamenti non equilibrati, ad esempio c’è un cane, che veniva al parco, che tendenzialmente era un amore con le femmine, però una volta voleva fregare il bastone a una delle mie, la quale, come normale, ha mostrato i denti al suo cercare di prenderglielo, mentre lei era distesa per i fatti suoi a sgranocchiarlo. Ecco, questo è un modo di usare l’aggressività lecito, sta dicendo è mio lasciami stare. Lui, invece di andare via, come dovrebbe fare un cane equilibrato e ben socializzato, l’ha aggredita e le ha rubato il bastone. E meno male che era un puffosissimo golden retriever, proprio i cani considerati “buoni”.

L’aggressività spesso, infatti, viene usata proprio per difendere se stessi, i propri congiunti, le proprie risorse e il territorio. Una madre che vede minacciati i suoi cuccioli diventa una furia, qualsiasi madre! un cane da guardia che vede entrare un intruso, può tranquillamente morderlo, per difendere la proprietà, anche se fuori è un angelo con tutti, come fanno alcuni dei miei, come può attaccare un cane di razze selezionate per la difesa, se vede minacciato il suo umano.

Sarebbe buona norma, inoltre, evitare di andare in conflitto, specie con cani che non si conoscono, mentre mangiano, mentre riposano, specie nella LORO cuccia, quindi lasciarli stare, prestare attenzione se si sa che hanno male da qualche parte, perché lì anche il cane “più buono” può diventare “cattivo”, quindi, chiedere prima di accarezzare i cuccioli di una mamma, evitare di toccare e disturbare cani quando mangiano, hanno un osso e anche un gioco, specialmente se non li si conosce bene, e se non li si conosce chiedere al proprietario (e cercare di valutare quanto ne ha un’idea, che non sempre il proprietario ce l’ha…)

Le risorse, infatti, giochi, cibo, territorio, tana e i cuccioli, non necessariamente suoi ma considerati del branco… sono le cose per cui un cane può mostrare spesso aggressività, e se non siamo in confidenza con un cane, e non siamo ben certi di saperlo leggere, sempre meglio chiedere e nel dubbio evitare, di metterlo in allerta e farlo andare sulla difensiva.

Mi è capitato anche, di vedere gente terrorizzata all’arrivo dei miei cani, sottrarre le mani per paura che le prendessero, e i miei cani perplessi con il ? Sulla testa. Il fatto è che, un cane che ti viene in contro, se è minaccioso si comporta in un certo modo, se è pacifico in un altro, per questo, nelle scuole andrebbero fatti corsi per insegnare fin da bambini a capire alcune cose, perché i cani fanno parte del nostro mondo, ce ne sono tanti, e conoscerli può tornare utile, anche se non ci piacciono, non ne abbiamo e non ne vorremo mai.

Se il cane arriva ciondolando, col collo basso (ma non troppo, in somma rilassato) bocca aperta, magari la lingua fuori, se sono dritte, orecchie buttate a caso e non ritte e in avanti, e non ha lo sguardo fisso sul vostro, e non vi vuol mangiare… al contrario… occhio, perché magari invece potrebbe essere minaccioso. Ma anche guardare se sta venendo verso di voi o vi sta incrociando per caso, sarebbe cosa furba, prima di andare in panico pensando che stia per venire da voi èer mordervi, cosa che non è detta. Ovviamente parlavo di cani sciolti ovviamente, perché quando sono legati, le scenate isteriche non le capisco, gente che ti urla che ha paura, o ti offende per il solo fatto che hai il cane, che nel mentre si fa una sporta di affari suoi, ed è a 10 cm dalla gamba, se il signore passasse un po più in là non succederebbe comunque nulla, e il cane comunque è legato.

E no, la museruola non è obbligatoria, cosa che mi sento speso dire “non ha la museruola”. E’ obbligatorio averla con se, metterla a richiesta di autorità competenti e va indossata nei mezzi pubblici, o sempre su cani che hanno già dato segni di aggressività e a cui è stato imposto ma sempre dalle autorità. Altrimenti non è obbligatorio che un cane la indossi.

Poi magari ti finisce sul giornale il tipo morso dal cane al guinzaglio mentre faceva jogging, e sarebbe meglio sapere che il correre può essere un motivo per cui il cane parte, e quindi magari, specie a certi tipi di cane, per lo più da difesa, dato che arrivare di corsa gli può sembrare una minaccia, se sono legati, passate lontano, e non a tiro di guinzaglio, che non si sa mai, mentre se è libero meglio smettere di correre muoversi piano o addirittura fermarsi, e non dargli le spalle, evitando però di fissarlo negli occhi sfidandolo, chiaro se punta voi, se sta annusando da tutt’altra parte, beh, magari non gli interessate proprio.

Ci sono cani che aggrediscono apparentemente senza motivo? Beh, si, a parte i casi in cui non li si sa leggere, non tutti i cani sono equilibrati e ben socializzati, ma diciamo, che a farsi esperienza, un po di segnali comunque si arriva a coglierli lo stesso, anche solo per capire che non sono “normali”…e quindi ci va un occhio in più.

Inoltre, spesso, la miglior difesa è l’attacco. Quindi un cane che ha paura o che in quel momento si trova a disagio, è proprio il cane che può mordere, controlliamo quindi la postura del cane, e vediamo se ci sembra spaventato, o anche solo a disagio, e in questo caso forse è meglio ignorarlo, lasciarlo stare, non volerlo toccare a tuttti i costi, ma nemmeno dovremo chiudergli la strada, insistere a voler interagire con lui, chiamarlo o cose simili. Oltre la foto sotto ricordiamo che ci sono tanti segnali calmanti fra cui, alzare la zampina, abbassare le orecchie, sbadigliare, leccarsi il naso, guardare oltre o girare la testa, pietrificarsi, se un cane da alcuni di/questi segnali, non è proprio a suo agio. Sia chiaro non succede nulla, non sono quella che pensa che i cani siano di cristallo e non possano sopportare, come tutti noi, un po’ di stress, ma certi segnali possono essere un allarme che qualcosa disturba il cane, e specie se non lo conosciamo bene, o non siamo sicurissimi di leggere bene il suo atteggiamento, forse, ripet,o meglio lasciarlo in pace, vedo invece gente che incontro per caso in giro, che continua a pastrugnare i miei cani, nonostante facciano tutto il repertorio elencato, per fortuna senza mangiarsi il malcapitato, anche se ci starebbe bene!

Però diciamo, che stando attenti a …

-non toccare le risorse di cani che non conosciamo bene quindi
-non disturbare cani che mangiano o hanno ossino/bastoncino da sgranocchiare
-non cercare di portar via loro il gioco
-non disturbare cani nella loro cuccia
-non entrare nel territorio di un cane che non ci considera “amici”, specie di razze da guardia
-non correre vicinissimo, magari arrivando da dietro, a un proprietario che ha al guinzaglio un cane, specie in un in ambiente poco frequentato e specie una razza da difesa
-non mettersi a correre urlando e dando le spalle A QUALSIASI CANE
-non abbracciare, ma anche solo chinarsi o ficcare subito la mano in testa su un cane che non conosciamo già bene
-se proprio volete accarezzare un cane, chiedete al proprietario e comunque, prima fate annusare la mano e poi NON METTETELA IN TESTA, lo odiano, il cane che non reagisce anche solo scansandosi, e ci lascia fare, sappiate che suo malgrado ha imparato a sopportarci. Carezzatelo sulla schiena, poco dopo il collo, ai lati del muso, non in testa!

E comunque si vede se un cane ha voglia o ci ignora volentieri, se interessato tenderà ad avvicinarsi lui, perché vi svelo un segreto,

non è obbligatorio toccare tutti i cani che vedete, e non tutti i cani che vedete si fanno toccare volentieri.

A poi piacerebbe se vi toccassero tutti quelli che incontrate? Ecco, a volte anche lasciando stare cani che non consociamo, evitiamo i guai. Magari facendo queste cose e insegnandolo anche ai nostri bimbi, invece di farli diventare fobici verso i cani, tanti guai ce lievitiamo.

Questi sono i consigli per aggressioni cane-uomo…

per tutto il mondo cane-cane la cosa si complica, ma anche li a parte il solito urlo da lontano “è maschiooooo????”, perché in genere è più facile che due maschi litighino, meno spesso ma non impossibile femmina con femmina come già detto, ci sono pure gli psycho che ce l’hanno con tutti.

bisognerebbe un po studiare l’espressività canina per capirci di più, nel frattempo anche con cani-cani evitate di metterli in conflitto, quindi

-non portate femmine in calore in un area piena di cani, perché oltre a rischiare di tornare con la donzella in dolce attesa, rischiate di far litigare i maschi fra loro
-non tirate fuori cibo dove ci sono più cani liberi che non conoscete bene e non sapete come interagiscono
-idem per giochi, bastoni, palline
-se vedete il genio, che si mette a giocare con il proprio 4 zampe in area cani a pochi metri dal gruppo, con conseguente interesse verso la coppia da parte dei cani del gruppo stesso (è inevitabile!), ecco cercate di far si che il vostro non vada, spostatevi o chiedete a lui di farlo… prima che capiti un pasticcio.
-quando c’è il solito cane che fa “la lepre” e si mette a correre come un matto facendosi inseguire, attenzione, che spesso gli inseguitori possono andare troppo su di nervi e fargli male seriamente, quando ci arrivano, anche se sono cani che generalmente vanno d’accordo, e soprattutto non lasciate che si mettano a farlo in gruppo, che diventa realmente pericoloso, a volte finiscono a cacciare sul serio!
-quando il vostro cucciolo/ne che sta crescendo comincerà a cercare di mettere zampe, muso, montare o andare impettito verso gli altri, cercate di dissuaderlo, prima che prenda l’abitudine di fare il gradasso e cominci a scatenare o infilarsi in risse.
-per strada o quando incrociate un cane, se il vostro tira per andare, non state li a guardare, assieme al vostro, il cane che passa, distraetelo, portatelo via o cercate di avere il suo sguardo su di voi, quindi insomma non lasciate che il vostro provochi il malcapitato sbraitando tutto proiettato verso di lui…, vi assicuro che l’altro proprietario ve ne sarà grato, e anche i suoi cani.
-in ogni caso se non vi fidate di un cane che incrociate o del vostro con quello che incrociate, fate in modo che fra i cani ci sia almeno uno dei due proprietari, mentre si incrociano. e possibilmente vale sempre il cercare di non farlo puntare, sbraitare, tirare, urlare verso l’altro, se possibile.

Non pensate, ma spesso per loro è mentalmente impegnativo “difendere qualcosa”, per cui… meno sono “costretti” (nella loro testa) a farlo, più saranno sereni.

Sono pochi i cani veramente “cattivi” (diciamo, squilibrati o con scompensi comportamentali), Più facilmente saremo noi a non saperne abbastanza di loro!

Ora, dato che è un argomento vasto e complesso, è inutile che io metta altre delle solite immagini con posture orecchie e code dei cani, tanto cercando online ne trovate a volontà,
vi consiglio piuttosto l’intramontabile “il linguaggio del cane” di Roger Abrantes, o il più moderno “i segnali calmanti” di Turid Rugaas, per un approfondimento.

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