Lasciare il cane in Kennel o trasportino

Ne hanno parlato in tanti, hanno fatto articoli, pro o contro, croce e delizia, manna o maledizione, relax o tortura, insomma fra “i tecnici” della cinofilia ci sono sostanzialmente due fazioni, i pro e i contro, e poi ci sono le “persone normali”, i “proprietari della porta accanto” cane-muniti, che cercano di capirci qualcosa, e a volte sposano la causa dell’una o altra fazione… a volte anche con veemenza. Quindi, siccome un’idea ce l’ho anche io, siccome tecnico lo sono anche io, siccome ovviamente mi capita di parlarne spesso, dovrò scrivere un articolo anche io riguardo

l’uso del KENNELebony in vacanza

In inglese Kennel significa canile, ma anche allevamento, ma può significare anche covo, tana, ed ecco che il termine è stato usato da una marca in particolare, “Vari Kennel” era infatti il nome di un tipo di trasportino, perché questo è, e cosi si chiama in italiano. Trasportino. E quindi si è presa l’abitudine di chiamare tutti i trasportini “kennel”, anche se di altri materiali, marche e forme, sebbene con il medesimo uso di quello che ha dato il nome all’oggetto.

Andrebbe usato per lo più in aereo, nave, auto, insomma mezzi di trasposto, per contenere il cane in un luogo sicuro, durante gli spostamenti, per questo “trasportino”, ma alcuni ne consigliano l’uso anche a casa, o al campo, per la gestione del cane, in particolare del cucciolo.

Quello che accade spesso, ultimamente, è di vedere sui social foto di case devastate, divani sventrati, tv scaraventate a terra, cuscini “esplosi”, coperte fatte a brandelli, scarpe divorate, libri rosicchiati, dispense saccheggiate, piante devastate e chi più ne ha più ne metta. A volte sono richieste di aiuto, di chi va cercando consigli su come gestire la situazione, a volte proprio ci ridono solo su, quasi soddisfatti delle opere “del piccolo”, ma puntualmente poi nei commenti qualcuno consiglia “ma perchè non usi il kennel?” e altrettanto puntualmente arriva quello che … “ma come il kennel, ma tu ci staresti sempre in gabbia?”, “É una tortura”… e insomma tutti commenti di questa posta assolutamente contro lo strumento.

E chi ha ragione?

Beh come sempre tutti e nessuno, come sempre la vita non è fatta di bianchi e di neri, non è fatta di si o no, ma di tante sfumature che spesso sono proprie solo di ciascuno di noi, diverso da ciascun altro. La vita è fatta di compromessi, fra quello che sarebbe l’ideale e quello che riusciamo a fare o a dare, e non solo al cane, ma al marito, la moglie, il figlio, il datore di lavoro, gli amici e insomma, ognuno deve trovare il proprio equilibrio. E la gente fa presto a mettersi su un piedistallo a giudicare, o a dirti io faccio così, se non fai uguale sei un disgraziato, ma ognuno deve fare i conti con la propria di vita.

L’ideale per il cane sarebbe stare H24 col proprio umano, e in questo i cani dei senzatetto sono forse i più fortunati, di fatti bene o male per loro è così, anche se non hanno una casa, la pappa non è di qualità o non c’è sempre, e si tira a campare, ma tanto sono cose che per un cane hanno poca importanza.

Anche i cani delle masserie un tempo, se la passavano bene tutto il giorno in campagna, e non erano mai soli, stavano fuori, correvano, esploravano, magari a volte lavoravano, e se rosicchiavano un legno o scavavano una buca mentre il “capo” aveva da fare non era un problema, la notte magari riposavano in fienile e non su un divano “in braccio a mamma”, ma avevano una vita forse più in linea con la natura di un animale che indubbiamente starebbe meglio fuori a correre e scorrazzare, a cacciare topi e lucertole o dare una mano al suo umano.

E invece al giorno d’oggi la vita non è così per molti di noi, ci tocca lavorare, a volte anche tanto tempo ogni giorno, e pochi hanno modo di portarsi il cane al lavoro. A volte usciamo a cena, andiamo in chiesa, a fare la spesa, e sebbene ci siano i fissati del “dove non entra lui non entro nemmeno io”, che trovo “un filo” eccessivo, il cane suo malgrado, deve imparare a stare qualche ora senza di noi, facendo violenza alla sua natura di animale sociale, animale che quindi può andare in ansia se rimane solo, non sapendo se mai si ricongiungerà col suo branco ogni volta che gli succede di restare solo, e quindi sfogando il suo stress sui suppellettili e l’arredamento. Questo accade specialmente con cani che hanno avuto un primo periodo dopo la nascita non gestito correttamente, o addirittura sono stati staccati presto dalla mamma, ma può succedere anche a cani allevati come si deve.
Chiaro, che se c’è un problema di stress, contenere il cane in un trasportino per limitare i danni alla casa è solo un palliativo momentaneo, e anche e soprattutto per il suo benessere la cosa va risolta con uno o più professionisti.

Spesso però, non è stress, è solo un “mi passo il tempo”, quando il cane devasta la casa, in genere infatti lo fanno i cuccioli, che sono bambini, e di solito crescendo si calmano quasi tutti, e quasi mai è stress in questi casi, ma solo un infante che si passa il tempo nel modo più congeniale alla sua natura e con ciò che si trova a disposizione.
C’è quello che matura prima, quello che non matura mai, c’è quello che capisce che non hai piacere se ti mangia casa, e smette, quello che lo sa, ma se ne frega e appena giri l’angolo lo rifa, i cani non sono tutti uguali, hanno il loro carattere, i loro tempi, la loro testa.
Premesso che, se dovessero avere cani solo barboni, pensionati e disoccupati, ce ne sarebbero ben pochi, con non poche difficoltà ad essere mantenuti, viene da se che chi lavora una soluzione la deve trovare, se vuole avere il cane.
Ora, succede che quando ci si trova in queste situazioni di devasto della casa, se si consiglia di lasciare il cane nel trasportino in nostra assenza per evitare i suoi pasticci, si viene accusati, spesso di dare più valore all’arredamento che al cane. E si torna a parlare di animali allo zoo o carcerati.

Sia chiaro, il cane non può stare nel trasportino 12 ore a fila, se quello è il tempo in cui state via da casa ininterrottamente, se fossi il vostro cucciolo, anche io distruggerei casa probabilmente, in 12 lunghissime noiosissime ore. In questo caso direi proprio che si deve trovare una soluzione, almeno finché è cucciolo, e forse anche dopo, se è così tutti i giorni. I miei ad esempio stanno tranquillamente 12 -13 ore da soli chiusi in casa, senza toccare nulla ne “sporcare”. Ma mi capita di rado, in genere assolutamente sono quasi sempre a casa, e mi allontano poche ore.

Se si fa un lavoro che ci costringe quasi tutti i giorni a stare tutto quel tempo lontano da casa, e non c’è nessun a casa, beh, primo mi chiederei, è il caso di prendere un cane? Che al mio rientro ha bisogno di passare tempo con me, sfogarsi, correre, giocare, lavorare, e io magari sono cotto dal lavoro? Ma se proprio, valuterei di spezzare la giornata almeno in due, pagando un dog sitter, se non si hanno amici/parenti a cui poterlo lasciare, come fanno persone che conosco. E allora, che la giornata sia spezzata da noi o da un dog sitter, basta che ci sia almeno un’oretta o due di tempo in cui il cane sgamba, esce, si svaga un po, sia se stiamo via poche ore e lavoriamo part time per esempio, ecco in questo caso, possiamo tornare a parlare di eventualmente usare il trasportino in nostra assenza.

Se avessimo una stanza spoglia o quasi, sicura per il cane e senza nulla da devastare, potremmo anche lasciarlo lì, ma non tutti hanno case così grandi. Se avessimo un cortile SICURO potremmo invece lasciarlo li, avrebbe anche modo di far pipi quando vuole, senza aspettare il nostro rientro, ma non sempre il cortile lo è sicuro (e non sempre c’è!), perché alcuni hanno pericoli, o vie di fuga, alcuni sono facilmente violabili e specialmente i cuccioli fanno gola e li possono rubare, se i cani abbaiano molto potrebbero disturbare il vicinato, qualcuno potrebbe anche pensare di farsi giustizia in modo poco gentile, e insomma spesso la casa è meglio.

E comunque alcuni cani si stressano di più in un posto ricco di stimoli senza trovare pace, che in casa o addirittura chiusi in kennel a riposare.

Alcune persone hanno anche modo di lasciare il cane in balcone, ma sarebbe il caso di farlo solo se c’è un riparo dal freddo vento e pioggia d’inverno e se non diventa un forno d’estate, e se non è troppo piccolo, che sennò tanto vale tornare al kennel.

Qualcuno usa un recintino per cani/cuccioli, ma ahime spesso cani di taglia medio grande evadono con facilità e quindi non è un sistema efficace per contenere il cane in un posto più ridotto della stanza in cui si trova.

E insomma, si, spesso ci tocca ricorrere al kennel, per lasciare il cucciolo qualche ora se usciamo.

Ovviamente dobbiamo abituarlo a starci, di certo non ci sbatto dentro il piccolo appena portato a casa e poi me ne vado, lo abituerò per gradi, i primi tempi lo lascerò aperto a disposizione della sua esploratività e curiosità, magari gli darò la pappa li dentro, e poi dopo qualche tempo, chiuderò la porta mentre mangia per abituarlo del tutto.

Spesso si dice che per il cane il kennel, specie quello tutto chiuso in plastica, è una tana, non una prigione.

Qualcuno obbietterà che non può uscire quando vuole mentre se fosse una tana potrebbe, beh anche la casa è la sua tana, e la porta è chiusa, e se fosse per lui preferirebbe farsi due corse in campagna, invece lo lasciamo chiuso in casa.

Del resto il cane non è capace di intendere e di volere, non vota, non guida, non lavora (non da solo), e specie da cucciolo va supervisionato, esattamente come si farebbe con un bambino di pochi anni. Voi lascereste da solo per casa vostro figlio di 3 o 4 anni in vostra assenza? Perché i rischi non li corre solo la casa, ma anche lui, può avvelenarsi, ustionarsi, fulminarsi, soffocarsi, impigliarsi, tagliarsi ecc ecc, a seconda di che cosa decide di colpire. Per cui, non è solo ”per avere il divano scintillante” come mi disse qualcuno con acidità, ma anche per tutelare lui, senza contare, che per quanto ami i miei cani, per quanto qualche piccolo danno ogni tanto è in conto e capita anche a me, ecco, magari comprare un divano nuovo a settimana diventa un po un problema… ma pure se lo trovo usato diventa un problema!

Quello che non capisco è cosa la gente pensa che faccia il cane in nostra assenza quando è solo e libero in casa, anche se oggi va sempre più di moda lasciare delle web cam che controlliamo da cellulare in remoto per vedere effettivamente che fa il nostro amico quando usciamo… ma, i cani tranquilli, adulti, che non devastano (più) casa, velo dico io cosa fanno, DORMONO! Quando io rientro si stirano, mi salutano, vanno a bere… e poi vogliono uscire… a far pipi.

Ora, non capisco perché dormire sul divano si, dentro al kennel NO, perché è come stare in prigione.

E ragazzi pure la casa lo è, sono chiusi li dentro, e non è che ci giocano a nascondino, corrono su e giù, saltano o fanno chissaché in nostra assenza, sono chiusi li spesso in una sola stanza e non tutta la casa, “prigionieri” comunque, quindi formalmente alla fine cambia veramente poco, sono convinta sia più una questione psicologica nostra.

Penso anche che ci sia chi fa leva sulla sensibilità dei padroni, per far passare concetti che spesso sono una specie di biglietto da visita di scuole di pensiero, quando ovviamente ogni fazione porta le sue ragioni, e sicuramente è di impatto far pensare alla prigione, agli animali allo zoo, suscitare nei proprietari sentori di claustrofobia, sfruttando la loro empatia verso un affetto, ma mi chiedo quanto veramente ci credono a ciò che dicono, specie se poi li vedi predicare bene e razzolare usando il kennel, e quanto invece ci marciano per promuovere la loro immagine, cosa che spesso fanno fomentando l’odio verso l’umano contrapposto al rispetto del cane, cosa che va tanto di moda oggi.

Insomma sembra che per voler davvero bene ai nostri cani si debba odiare il genere umano. E io non amo gli eccessi.

Io sinceramente, in kennel ci lascio i cuccioli/oni fino a circa un anno, fino a che non mi rendo conto che sono maturati, e allora provo a lasciarli liberi quando esco, prima per poco e poi sempre più, e alla fine i grandi dormono sul divano o i loro cuscini, in mia assenza. I piccoli di due o tre mesi invece, stanno in un kennel che andrà bene per loro anche da grandi, e quindi da cuccioli sarà una sorta di reggia, dove hanno modo di muoversi parecchio, dove lascio ciotola dell’acqua, un osso da masticare e uno di stoffa da distruggere. Pian piano crescendo, sarà inutile lasciare loro i giochi, e in nostra assenza ci dormiranno. Il bello è che finché non comincio a non lasciarli più in kennel una volta cresciuti, sono loro che vanno davanti alla porta del trasportino quando vedono che mi preparo per uscire, insomma fosse tutta sta tortura non lo farebbero no?

È chiaro che le altre ore devono essere ore di qualità, insomma si va al parco, e magari in centro a conoscere il mondo e imparare a camminare al guinzaglio, si gioca in cortile, si fa un giro in campagna, se è estate si va pure la mare, chi ha modo si fa un giro in montagna, ogni tanto si va al campo a lavorare ecc… insomma non è una giraffa allo zoo che passa 24 ore su 24 365 giorni all’anno in gabbia, no, è un cane che gioca, vive, esplora, annusa, corre, fa il cane… e qualche ora al giorno, si spera dorma…

e quando dorme, può anche dormire in kennel, che se dormisse sul tappeto o sul divano non cambierebbe nulla.

Di certo non ci può stare ripeto, 10-12 ore a fila… ma il fatto di immedesimarsi nel cane chiuso dentro, sentire una sorta di claustrofobia, pensare ai detenuti in prigione, ma soprattutto paragonare il cane a una persona, non mi pare il caso, e questo non perché valga meno di noi, ma perché etologicamente non siamo uguali, siamo di due specie diverse.

Invece che tornare a casa chiedendomi, che avrà combinato oggi? E magari innervosirmi, innervosire il cane o farlo sentire a disagio, magari sgridarlo tanto tempo dopo, per una cosa che non collega più alla sgridata, cosa che serve in realtà solo a noi, per sfogare la nostra rabbia, dato che è un danno fatto ore prima e cose simili, che sono scenari che possono anche peggiorare la situazione, e se non cel’ha fargli venire l’ansia del nostro rientro in cui chissà perchè, siamo sempre nervosi, ecco magari forse in questo caso è meglio usare il kennel.

A volte il kennel può essere comodo anche per insegnare al cucciolo a sporcare fuori e non in casa. Anche qui ogni cane ha i suoi tempi e la sua testa, ho avuto cuccioli che mi chiamavano anche di notte per uscire a farla già a due o tre mesi, cuccioli che fino a 8-10 mesi ogni tanto una pipì ancora di notte la facevano. In genere io di notte li lascio liberi in casa come tutti gli altri grandi, e se hanno sporcato la mattina pulisco, spesso è la pipì la più ostica da trattenere la notte, quella che ci mettono di più a imparare a gestire. Ma se proprio il nostro cucciolo ne fa 3 o 4 a notte, e crescendo sono LITRI! Magari anche con ricordo solido, ecco in questo caso può essere utile usare il kennel anche di notte, infatti dentro un posto piccolo non vuole sporcare, per non dormire nei suoi bisogni, e se proprio non ne può più dal tanto che gli scappa, si farà sentire, imparando a chiamarci se deve uscire per andare alla toilette. Può anche essere utile per quei cani che distruggono casa anche in nostra presenza, se stiamo dormendo. In genere anche qui non è necessario, ma mi sono capitati anche questi soggetti, e per un periodo la notte dormono nella loro gabbietta, magari non fino all’età in cui mi fido a lasciarli liberi quando esco di casa, ma i primi tempi, quando sono ancora bimbi distruttivi, con alcuni mi è successo.

ebony in vacanza

Per finire, ricordo che il trasportino si usa anche negli ambienti cinofili, expo, gare, prove, soccorso ecc. Sopra il modello piegevole di gabbia tipicamente usata in expo. Attenzione che non è sicura, il cane evade facilmente se decide di non volerci stare, e da qui capiamo che se ci restano, è perchè si sentono sicuri e tranquilli in una zona tutta loro dove nessuno li disturba. Stessa cosa vale anche per il modello sotto, sempre piegevole, leggero e maneggevole in stoffda, ma altrettanto distuggibile, nel caso decidano che non vogliono starci. ebony in vacanza

Voi vi immaginate la situazione, se in ambito di manifestazioni cinofile, decine a volte centinaia di cani fossero tutti liberi, o comunque tutti a zonzo al guinzaglio con il loro umano? E vi assicuro che questo spesso porta stress, nervosismo, rischio di risse. Invece nel loro trasportino se la dormono in relax, aspettano il loro momento per uscire e fare qualcosa. Questo utilizzo del trasportino vi sembra più ovvio? Eh, talmente ovvio, che alcuni comuni ne vietano l’uso, rendendo di fatto impossibile organizzare manifestazioni con i nostri amici 4 zampe come protagonisti. Lo dico sempre che i fanatici non mi piacciono, e gli estremi oltre a toccarsi non vanno mai bene.

Chiaramente poi, la scelta finale, è vostra, io lo uso, e torno a casa serena, come sereni sono i miei cani, e chi li ha conosciuti potrà confermare.

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