Movimentazione Cuccioli all’interno della Comunità Europea

IMPORTAZIONE/ESPORTAZIONE E VIAGGI CON CUCCIOLI DI CANE GATTO E FURETTO ALL’INTERNO DELLA COMUNITA’ EUROPEA

passaporto cuccioli

In questi giorni mi trovo di nuovo a parlare di importazione/esportazione di cuccioli (cani gatti e furetti) dall’Italia all’estero e viceversa. E di nuovo mi rendo conto che regna la confusione, che le informazioni che girano a volte sono vecchie, non più attuali o proprio non si riesce a reperirle, perché i link con le eccezioni per gli stati membri della comunità europea che vi metto sotto, sono pressoché introvabili, l’ultima volta che mi serviva rileggerli, dopo due ore di ricerca con Google sono riuscita a trovarli a fatica, e si che dovrebbe essere chiaro fruibile e reperibile per chiunque cerchi informazioni a riguardo, sia per l’allevatore italiano che deve mandare cuccioli all’estero, sia per l’italiano che vuole portare in Italia un cucciolo dall’estero, come per chi deve affrotnare un vioaggio con un cucciolo sotto le 15 settimane. Quindi vi faccio un riassunto io, e ovviamente poi vi rimando alla pagina originale.

La movimentazione di animali per fini non commerciali dentro la comunità europea è regolata dalla legge 576/2013 la quale dice tante cose, che eventualmente vi rimando a leggere direttamente sul sito Eulex, ma per l’argomento che stiamo affrontando vi faccio una sintesi io, e ci interessa sapere che:

gli animali da compagnia possono muoversi all’interno dei paesi della comunità europea per fini non commerciali purché:

a) siano stati espressamente marcati a norma dell’articolo 17, paragrafo 1, ovvero gli animali debbano essere identificati con un transponder (il microchip !), ma questo per i cani è obbligatorio anche se non vi muovete dall’Italia con l’animale, per le nostre leggi nazionali.

b) abbiano ricevuto una vaccinazione antirabbica conforme ai requisiti di validità stabiliti nell’allegato III;

c) siano conformi alle misure sanitarie preventive per malattie o infezioni diverse dalla rabbia adottate ai sensi dell’articolo 19, paragrafo 1;

d) siano accompagnati da un documento di identificazione debitamente compilato rilasciato a norma dell’articolo 22. (il passaporto)

inoltre è necessario che l’animale sia stato trattato contro l’Echinococcus multilocularis fra 120 e 24 ore prima della partenza, il trattamento va effettuato e registrato da parte del veterinario nella sezione apposita del passaporto.

Allora, dato che si parla di cuccioli, innanzitutto parliamo di antirabbica, che è obbligatoria sia per le manifestazioni ENCI/FCI come di altri enti di promozione sportiva, ma soprattutto per il passaporto e per viaggiare fuori dai confini del paese. Solo che ci sono delle tempistiche per la sua inoculazione, e non sempre con i cuccioli è possibile viaggiare, a causa di queste tempistiche.

L’antirabbica infatti non può essere inoculata prima delle 12 settimane, quindi il problema sorge quando si acquista un cane all’estero, o dall’estero uno straniero acquista un cane in Italia, quindi se un collega allevatore deve mandare un cucciolo all’estero, dato che per legge Italiana a 60 giorni potrebbe già partire, ma… nel caso di cambio di nazione bisogna seguire le regole della comunità europea, che vorrebbero il cane vaccinato e protetto per la rabbia.

Tenendo presente che ci vogliono almeno 3 settimane perché il vaccino abbia effetto e quindi in teoria solo alle 15 settimane il cane potrebbe viaggiare.

Inoltre perché il passaporto sia valido, la data di inoculazione della prima antirabbica mai fatta all’animale, non può essere antecedente alla data di inoculazione del microchip.

Il passaporto internazionale, va fatto presso il veterinario della Asl del comune di residenza previo appuntamento, a cui presentarsi con il cane, il libretto sanitario e la vaccinazione antirabbica in corso di validità quindi fatta da almeno 3 settimane. Vi rimando quindi ai recapiti della vostra zona per eventualmente richiedere un appuntamento per fare il passaporto per al vostro cane.

Ma fin qui ok, questa cosa pare abbastanza facile da capire e fare, molta gente ha il cane col passaporto e viaggia per l’Europa con lui.

Il problema sorge con i cuccioli sotto le 15 settimane.

Già perché ogni paese della comunità europea ha facoltà di fare una deroga riguardo questa normativa (576/2013) e può quindi decidere di accettare cuccioli sotto le 12 settimane che non abbiano ricevuto l’antirabbica o fra le 12 e le 16 settimane che abbiano ricevuto l’antirabbica ma ovviamente non sono ancora considerabili immunizzati :

  • Articolo 7: da un altro paese membro della comunità Europea per scopi non commerciali

  • Articolo 11: da un paese non membro della comunità Europea per scopi non commerciali

  • Articolo 10: per Scopi commerciali

Segue lo schema (qui la versione originale in inglese) degli stati membri europei che accettano o non accettano le eccezioni di cui sopra.

espatrio cuccioli

Nel caso in cui dovete quindi movimentare un cucciolo sotto le 12 settimane potetre recarvi a fare il passaporto senza l’antirabbica, mentre se ha fra le 12 e le 16 settimane dovete averla comunque già inoculata, ma il cucciolo può comunque muoversi nei paesi che lo accettano anche se l’antirabbica non è ritenuta ancora valida, e quindi dovrete in questi due casi recarvi comunque all’ufficio passaporti per animali della vostra città e farvi rilasciare il documento come detto in precedenza.

In genere sono loro a dirvi poi che però non finisce qui, e che se anche lo stato membro accetta per deroga un cucciolo sotto le 16 settimane, dovete compilare una autocertificazione in almeno 2 a volte 3 lingue, La lingua del paese di origine, quella del paese di destinazione e inglese. La autocertificazione attesta che il cucciolo è stato in zone non sottoposte a rabbia prima di viaggiare.

I moduli sono scaricabili sempre sul sito Eulex, ma dovrebbero fornirveli sempre all’ufficio passaporti quando vi recate a farlo.

AHIME, come avrete notato, l’italia non concede deroga per l’importazione di cuccioli sotto le 15 settimane/senza l’antirabbica, se decidete quindi di acquistare un cucciolo all’estero, vi tocchera chiedere all’allevatore di preparare i documenti e di far inoculare l’antirabbica a 12 settimane, e portarlo qui non prima delle 15 settimane.

 

 

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