L’Allevamento

LA NOSTRA FILOSOFIA DI “VIVERE IL CANE”

allevamento famigliare pastore svizzero

Per me “il cane” è una passione, una scelta di vita, una mania… vivo con loro e per loro, nel mio tempo libero sono quasi sempre a disposizione loro. Per ora ho un altro lavoro perché, allevando con coscienza è fatica guadagnare abbastanza per campare, ma a me piace fare le cose per bene per cui, alla fine, quel che mi rimane dalla vendita di una cucciolata, tolte le spese vive, non mi basta neanche per coprire le spese di mantenimento/gestione dei cani che ho. Un imprevisto una malattia, un esame, un infortunio, prove di lavoro, expo, corsi e quant’altro… i soldi non bastano mai.

Perché… non ho solo “Fattrici produttive” (sperando sempre comunque non vi siano imprevisti nel parto e gestione di una cucciolata), ho anche i vecchietti, i cani che non possono essere riprodotti, magari per salute… e mangiano, si ammalano vanno vaccinati e gestiti tutti… sempre, tutto l’anno.

I miei cani vivono in casa con me… liberi, tutti assieme, non vivono in box, ma dormono sul divano… viaggiano con me, andiamo al mare, in montagna, in vacanza all’estero insomma, “siamo una famiglia”… e penso che sia il modo migliore di farli vivere, in branco, liberi di avere rapporti fra loro, con un leader affidabile che dia loro le regole e si assuma le responsabilità alleggerendo le loro vite.

pastore svizzero bianco sul divano cuccioli di pastore svizzero allevati assieme ad altri cani adulti e competenti Alleamento pastore svizzero, un branco competente ed equilbirato che accetta anche cani ospiti

La vita del nostro Branco, sul divano… e non in box, tutti assieme, e non divisi, non si litiga ma si collabora, nella second foto Zia Gaia “ruba” i cuccioli a mamma lula, nell’ultima Laika (la grigia a sinistra), figlia di Gaia, con il “suo umano” Domenico è venuta a trovarci mentre c’erano i cucciolini di 40 giorni di Lula, noi siamo così!

 

Chi viene a casa mia dice che sono “cani sereni” che “si vede che stanno bene” e che si vede che la casa è “a misura loro” e “tutto gira attorno a loro”.

Chi ha preso i miei cuccioli è soddisfatto, e anche per me la maggiore soddisfazione è proprio questa, il feedback dei proprietari, contenti della scelta che hanno fatto e che vivono bene con il proprio amico a 4 zampe. Davvero, un proprietario felice del mio cucciolo, per me è la più grande soddisfazione che esista.

pastore svizzero bianco fra i monti pastore svizzero bianco pecore pastore svizzero bianco obbediente
In montagna

pastore svizzero bianco al mare pastore svizzero bianco al lago pastore svizzero bianco al parco
al mare al lago e al parco

E poi io non ho “fattrici” che vinono in allevamento, le mie femmine fanno al massimo 5 cucciolate in una vita, con almeno uno meglio 2 calori di riposo fra una cucciolata e l’altra, non cominciano prima dei 2 anni e non si accoppiano più tardi dei 7, per il resto del tempo sono i miei cani, e anzi, curo la socializzazione la socialità e la loro educazione come dovrebbe fare ciascuno buon proprietario con il proprio cane da compagnia.

 

pastore svizzero bianco equilibrato muragioco pastore svizzero bianco al mare con tanti amici di tanti amici
al parco e al mare con altri cani…

Penso che questo sia indispensabile per l’equilibrio psichico e di conseguenza, perché i cuccioli crescano in un ambiente sereno e abbiano i giusti esempi da parte dei cani adulti presenti, perché, i cuccioli stanno assieme a tutto il branco fin da subito! Ed è il branco stesso che insegna loro tante cose ancora prima che escano da casa mia! Inoltre, i cuccioli che restano in allevamento oltre i 2 mesi, per qualsiasi motivo sia, cominciano già con me a uscire e vedere il mondo, faccio con loro quello che, mi auspico, faranno con loro i nuovi proprietari per farne cani equilibrati, insomma non li metto “in magazzino” in attesa di venderli se non vanno via a 2 mesi giusti, ne li lascio chiusi in casa in stallo se mi chiedono di tenerli un po di più perché non possono venirli a prendere quando fanno 2 mesi, o se me li lasciano in pensione qualche tempo. Questo a mio avviso è fondamentale, sempre per il loro equilibrio e il loro carattere.

gaiagility passaggioin3gaia
…giochiamo anche a fare agility! e… a volte vinciamo pure!

Ma veniamo ai cuccioli, e a come crescono da me!

cuccioli di pastore svizzero bianco con una "zia" cuccioli di pastore svizzero bianco cresciuti in famiglia cucciola di pastore svizzero bianco e uno "zio"
cuccioli in casa, spesso sono liberi… e liberi di interagire con gli altri cani…

Sottopongo loro a stimoli di vario tipo, insegno loro un po di controintuizione, arricchisco l’ambiente con materiali di diverso tipo, piani inclinati, piani che sbattono quando ci camminano sopra, lascio acceso il surround a tutto volume perché si abituino a vari tipi di rumore, perché, quando saranno grandi, non abbiano paura di rumori forti o strani se portati in ambiente caotico, inoltre faccio venire più gente possibile a casa, in modo che si abituino appunto a vedere tanta gente…

 

pastore svizzero bianco trasportino pastore svizzero bianco biscotto pastore svizzeo bianco pet therapy

socializzazione col trasportino, ospiti…zie

…ospiti, bimbi compresi… perché non è ovvio, anche se il cucciolo vede l’uomo fin da appena nato, che poi riconosca il bimbo come partner sociale o comunque lo rispetti, se non vede anche dei bimbi nel periodo di socializzazione,e questo perché il bimbo ha movenze ed emette suoni diversi dagli adulti. Inoltre ssendo lui stesso un cucciolo, non viene comunque riconosciouto come superiore gerarchico! Ma si può insegnare ai cuccioli a rispettarlo come “amico”.

pastore svizzero bianco bimbi pastore svizzero bianco gatto pastore svizzero bianco arricchimento ambientale

 

Nelle foto sopra vediamo un cucciolo che affronta la “passerella”, così che si abitui anche a salire su cose alte ecol vuoto sotto, inoltre ho anche un gatto, perché i cuccioli si abituino alla loro presenza, aiutati dalle mamme già “amiche” dei gatti che danno loro l’esempio, in modo che se chi prende i cuccioli, prenderà anche un gatto, o ne ha già uno o più, avrà meno difficoltà a farli convivere serenamente, inoltre… lascio a loro disposizione un trasportino in modo che si abituino ad entrarvi.

 

pastore svizzero bianco lavoro sulla calma e gli autocontrolli pastore svizzero bianco ricerca olfattiva pastore svizzero bianco controllo

 

A volte invece che dare la pappa nella ciotola, spargo le crocchette, prima a terra sulla pavimentazione, più facile, poi sul prato, più difficile… in modo che i cuccioli imparino a usare il fiuto, ma… comunque sia, lavoro anche sulla calma e sugli autocontrolli, perché la maggiorparte di loro andrà in famiglia, e così saranno già “impostati” e più facili da educare e gestire, del resto, nonostante li abitui a raggungere la calma prima di ottenere qualcosa, questo non impedisce loro di appassionarsi a qualche disciplina cinofila e praticarla con successo…
Quindi…i cuccioli imparano anche che spesso, prima di aver qualcosa, bisogna fare qualcosa in cambio, che a volte si può fare quel che si vuole ma non sempre, non subito, e che a volte tocca fare cose che non ci vanno, che c’è il momento che si gioca e il momento che si dorme… che c’è un umano a cui far riferimento e di cui cercare lo sguardo d’intesa!

Li manipolo moltissimo tra l’altro, in modo che si abituino ad essere toccati, accarezzati, presi in braccio, anche in modo sbagliato, perché purtroppo a volte capita, andando in giro, che la gente li approcci nella maniera etologicamente errata, ma loro, per il bene di tutti, è meglio che non reagiscano, sebbene ne avrebbero tutti i motivi. Purtroppo, pur essendo ormai il cane diffusissimo anche in ambiente urbano, non tutti sanno le basi minime dell’etologia canina. Quindi, tocca abituare i cani, alla “maleducazione canina” di molti esseri umani.
Insegno infine loro a non mordere (o quatomeno non stringere)… le persone, a dosare il morso insomma.

I cuccioli poi vengono tutti chippati a nome mio e passati al nuovo proprietario con regolare documento, così mi sento più sicura, se qualcosa dovesse andare storto, se viene abbandonato o scappa prima della registrazione al nuovo proprietario, e comunque, restando nel rispetto la legge. Inoltre, non escono di qui prima dei 2 mesi, dopo essere stati sverminati, vaccinati e microchippati. E ovviamente mangiano pappa di qualità.

Insomma, credetemi, mi costano tanto, in questioni di tempo soldi, ma…. ti riempiono il cuore di gioia, anche se ti succhiano l’anima, sono impegnativi, se li si vuole seguire come si deve…però alla fine le soddisfazioni ripagano gli sforzi, e le feste che ti fanno, o le marachelle che combinano, ti strappano sempre un sorriso!

Lo so… che 1000 euro sembrano tanti ma credetemi, veniteci a trovare e vi renderete conto che ne vale la pena, per un “cane di qualità”.

Con tutto il rispetto per ogni cane che calca la terra, il quale non ne ha colpa se non è “di qualità”, ma magari è frutto di una scappatella, o di un allevatore incosciente, improvvisato o che pensa solo al guadagno, o semplicemente solo sfortunato a finire abbandonato, o nato randagio, e con tutto il rispetto per la vita che di rispetto, ne è degna in ogni sua forma, ma…

selezionare per la salute richiede spese, tempo e competenze, anch’esse acquisite con l’esperienza, ed anche facendo corsi…

Non tutti i cani sono sani e da riprodurre, e spesso comunque rimangono in allevamento, dopo che ci hai speso tanto ad acquistarli, crescerli, curarli, educarli e testarli

selezionare per la morfologia richiede spese e impegno, si va inexpo per verificare che siano tipici eselezionare per il carattere, perché se hanno un “brutto carattere” meglio non riprodurli,

Insomma, allevare bene richiede competenze, tempo e pazienza da dedicare ai cuccioli, e anche queste competenza vanno acquisite facendo corsi, che non sono gratuiti.

Quindi, se non avete i soldi per acquistare un buon cucciolo, piuttosto di prendere “le occasionni” da 300 euro, di cui non vi sono certezze, provate allora a dare casa ad un cane sfortunato, randagio o in canile, tenendo però presente che, non sapete spesso di chi è figlio, come è cresciuto, che esperenze ha avuto e “che razza è” nel senso che tipologia di cane sarà, per cui, può essere che vi troviate bene e abbiate fortuna (come salute e/o carattere) come può essere che dovrete lavorare duro, per ri/educarlo o anche per guarirlo o assisterlo perché non è detto, che il meticcio sia più sano per forza, può avere le stesse malattie dei cani di razza anche lui.

Voi non pagate per una vita, ma per la cura che c’è dietro in chi questa vita, la passione il tempo l’esperienza e le infinite spese che servono a chi la fa nascere, se ne prende cura poi ve la cede, sperando che siate dei buon proprietari e diate al nuovo cucciolo tutto ciò di cui ha bisogno…

inutile dire quindi, che, se “non ci piacciamo”, il cane comunque… non ve lo do!

Venite a trovarci… non ve ne pentirete!