Megaesofago

IL MEGAESOFAGO (FOR DUMMIES)
facciamo un po di chiarezza!

l’esofago è, in parole semplici, un “tubo”, che porta il cibo dalla bocca allo stomaco, ma è innervato, non è un “tubo passivo”, ovvero tramite movimenti peristalsici spinge il cibo verso lo stomaco. Ma a volte questo “tubo” non funziona, e quindi si parla di megaesofago.
Lo 0,3% dei cani, e purtroppo il 3% dei pastori tedeschi ne sono affetti (essi, 10 volte di più nei pastori tedeschi! fra cui troviamo anche gli svizzeri ovviamente).
Ora, il megaesofago può essere di 2 tipi, il caso più diffuso (il 70% dei casi) è quello “idiopatico”, che in medicina significa “non so perchè”. In questo caso, semplicemente “non funziona” e quindi non avendo la motilità corretta, l’esofago non spinge il cibo nello stomaco, quindi il cibo vi permane, si accumula e fermenta dilatandolo, ed ecco che si parla di “mega-esofago” per questo motivo.
Il rischio maggiore in questo caso è la morte per polmonie ab ingestis, ovvero, a furia di rigurgitare può capitare che una parte del cibo rigurgitato sia aspirato e finisca nei pomoni. La gestione di questo tipo di megaesofago può essere semplice in casi non gravi, fino a ingestibile, con soggetti arrivati in clinica con sondino gastrico in quanto non riuscivano ad alimentarsi. Se la cosa non è grave, non ha senso operare il cane, anche perchè le tecniche vecchie non erano assai efficienti, tecniche simili a quelle usate in umana dove però le cose funzionano in modo differente, anche per via del fatto che noi mangiamo verticali, non orrizzonali e il cibo è avvantaggiato comunque a scendere verso lo stomaco, e per le nuove tecniche, la CEA (cardioplastica esofago-diaframamtica) in particolare sembra la più promettente.
Purtroppo però ancora non si ha molta documentazione sulla riuscita a lungo termine, e non ancora tutti i chirurghi la adottano. Se il problema è limitato, e se il danno è limitato, ovvero ce ne siamo accorti per tempo e abbiamo cominciato a gestire i pasti in modo corretto, il cane può fare una vita normalissima con il solo accorgimento di mangiare non a terra, e neanche con la ciotola altezza muso, ma con la ciotola un po’ sollevata di modo che il cane sia inclinato durante l’assunzione del cibo. Ogni soggetto è caso a se, bisogna trovare la formula migliore di gestione, ma poi può vivere normalmente come un altro cane. Se la cosa fosse grave, allora si può operarlo della suddetta CEA, una operazione, in parole povere per chi non ha voglia di leggere tutto dal PDF che ne parla, in cui l’esofago viene ancorato con punti non riassorbibili al diaframma, di modo che ogni volta che il cane respira l’esofago passivamente si apre e chiude spingendo il cibo nello stomaco.
La CEA non va fatta su soggetti troppo giovani, bisogna aspettare che il cane cresca un minimo.

Se invece siamo nel caso di pervietà dell’arco aortico, ovvero l’altro motivi “non idiopatico” ma cardiaco per cui si può avere il megaesofago, allora si è costretti ad operare il cane, e siamo nella cardiochirurgia, potete chiarire i vostri dubbi anche qui. C’è anche un esaustivo PDF se volete legerlo.
Anche qui vediamo in parole povere di che si parla, quando il cucciolo è nella pancia di mamma è immerso nel liquido amniotico, e non respira, quindi i polmoni sono collassati. C’è quindi un “tubicino” in più che fa bypassare i polmoni dal sangue. Quando il cucciolo nasce e comincia a respirare questo tubicino si atrofizza diventando un legamento, e poi si spezza. Se però questo non avviene, nel caso tale tubicino abbia un percorso errato, avremo una strozzatura nell’esofago all’altezza del cuore (per via del percorso che compie l’esofago e del fatto che tale tratto arterioso-bypass lo avvolge), e quindi si formerà un imbuto, il cibo non passa e a monte l’esofago si dilata. Ma soprattutto se il dotto resta attivo, si ha un reflusso dannoso di sangue con conseguenti problemi cardiaci, e il cane nella maggior parte dei casi non arriva all’anno di vita se non lo si opera, e deve essere operato IL PRIMA POSSIBILE, come è intuibile.
E’ una operazione delicata ovviamente, le vene sono piccole e fragili, si lavora vicino al cuore, ma il cane, può tornare ad essere un cane normale in tutti i sensi sia come situazione cardiaca che come situazione alimentare, se l’esofago non ha subito troppi danni dilatandosi.

Ma veniamo a come e quando ci si accorge del problema… perché qui sta il bello. Visto che mi sono giunte voci che io avrei cani “col megaesofago che si ammalano a 3-4 mesi poi muoiono!”
Normalmente un buon veterinario, mentre fa il primo vaccino e mette il chip al cucciolo fa una visita generale, controlla i testicoli ai maschi, guarda le orecchie insomma un check up in cui ascolta anche il cuore, e le anomalie nel caso della permanenza dell’arco aortico sono già udibili.
Ma se ciò non bastasse, potete fare una ecocardio, da li si capisce di certo se il cuore è a posto o qualcosa non va, e un buon cardioecografista lo capisce se c’è la famosa deviazione. Inoltre per capire se l’esofago funziona è possibile fare un “pasto opaco” ovvero dare un composto appetibile al bario al cane, e fare una o più lastre toraciche durante la discesa del pasto per vedere la situazione dell’esofago e capire se funziona bene o se è dilatato, e addirittura si potrebbe vedere la strozzatura a livello del cuore, nel caso si parli di permanenza dell’arco aortico.
Chiaramente se si notano problemi ci sono esami più approfonditi da fare, ma i primi più immediati e in uso sono questi, ecocardio e pasto opaco.
Comunque sia un cucciolo affetto da megaesofago, a meno che non sia lieve come gravità, e quindi può succedere benissimo che avendo tanti cuccioli non ci si faccia caso, comincia a stare male ben prima che il nuovo proprietario lo porti a casa (per legge 60 giorni!) per cui, l’allevatore non può non accorgersene, perchè il cucciolo rigurgita spesso, a volte sta male, cresce meno dei fratelli… o magari in casi molto gravi gli muore già in allevamento…
Chiaro se l’allevatore è disonesto non dirà nulla e ve lo venderà lostesso, se l’allevatore è un “canificio” che ha i cani in box/gabbia e ha pochi contatti con loro magari non lo noterà, ma, in questi casi, beh diciamo che sarebbe meglio non prendere cuccioli da allevatori che hanno queste politiche di allevamento.
Ora, casi gravi, si notano già quando poppano,nei primi 15 gg di vita, perchè al cucciolo affetto esce latte dal naso, e se sono gravi già non sopravvivono, ma di sicuro quando cominciano a mangiare da soli ed abbastanza, e abbastanza solido, cominciano a rigurgutare. E in genere questo avviene attorno ai 40-45 giorni, quindi a due mesi l’allevatore LO SA se uno dei suoi cuccioli ha il problema.

Ma come si fa a capire se è vomito o rigurgito? beh, la differenza è sostanziale, ed è giusto saperlo dato che il cane, mangiatore di carogne, e il cucciolo, mangiatore di qualsiasi cosa attiri la suao attenzione, spesso ingurgita porcherie, e se non passano nell’intestino, o non si digeriscono le vomita, i cani vomitano molto più spesso di noi, (peggio ancora se paragonati agli erbivori), e questo senza troppo fastidio, ma la differenza è che, quando vomita, prima si mette chino con la testa quasi a terra, fa degli sforzi inequivocabili, con rumore sordo che viene dal ventre, magari sbava anche, ed alla fine butta fuori quel che ha recuperato dallo stomaco.
Il cucciolo con megaesofago rigurgita direttamente, magari sta camminando o giocando, o lo prendete in braccio e lui “blup” butta fuore una mucchietta di cibo senza tutto il teatrino appena descritto per il vomito,senza il minimo scompiglio.
Quindi se il vostro cucciolo vomita, potete capire se è vomito o rigurgito (indice in quest’ultimo caso che nell’esofago potrebbe esserci qualcosa che non va) ma soprattutto, non capita certo a 3-4 mesi per la prima volta, ma ben prima, bisogna essere davvero distratti, per non vederlo prima, e non lo sarà certo solo l’allevatore.
Ora, in considerazione del fatto che nel pastore tedesco l’incidenza è del 3%, un cucciolo ogni 33 insomma, mi viene da sorridere pensando alla fastidiosa pratica di chi accusa gli altri di avere cani “col megaesofago”, specie se ha prodotto svariate cucciolate di pastori tedesci/svizzeri o affini perchè pure chi alleva altre razze, qualsiasi razza, ne ha avuti di casi, chi alleva da anni prima o poi “se ne cucca uno” c’è poco da fare… io stessa documentandomi ho letto di tante razze in cui si era verificato un caso, doberman, boxer, jack russel, larador e via discorrendo.
C’è anche l’abitudine di non dirlo quando capita, anche perchè ad essere onesti e dire le cose come stanno si è additati come l’untore, ma solo perchè chi addita se anche ha avuto casi, se lo tiene per se. Di certo l’omertà non è il modo migliore per scongurare problemi di salute nei nostri cani.
Tra l’altro non ho ancora sentito veterinari che dicano di fermare i riproduttori da cui è uscito un cucciolo con megaesofago, al più evitare di rifare lo stesso accoppiamento, dove però non è detto uscirebbe per forza un altro caso, e questo l’ha confermato anche un illustre genetista che ometto di citare, a cui sta a molto a cuore la salute genetica dei cani.
Del resto, ci sono tante di quelle patologie che non è possibile avere tutto sotto controllo, e comunque alla fine la natura fa un po come vuole. In poche parole uno anche decidesse ok do via i cani e ricomincio ad allevare con altri, potrebbe capitare benissimo di nuovo, anzi capiterà di nuovo di sicuro prima o poi, purtroppo. Di certo è peggio vendere un cane vivace allegro e che non ha il megaesofago, ma che a 6 mesi ci vogliono 6000 euro di protesi per rimetterlo in piedi, per dire, o che divenmta cieco, o che si paralizza per la mielopatia, insomma tutte patologie di insorgenza più tardiva.
Purtroppo allevare è un compromesso, si deve valutare pro e contro di un accoppiamento e di un riproduttore, perchè la vita non prevede la perfezione e l’esenzione totale da malattie o dalle tare ereditarie, come ho giò detto in altre sezioni.
Nel caso del megaesofago fortunatamente, se l’allevatore è onesto e non lo vende lostesso stando zitto (perchè purtroppo succede anche questo, ma non ci vogliono due mesi all’acquirente per capirlo, bastano due giorni e qualche pasto) , il problema se lo svanga lui in qualche modo, e a voi vende solo quelli sani (sani al momento della vendita ovviamente).

Anche questo è allevare, purtroppo. o pensate che i cuccioli (degli altri) nascano tutti perfetti? non capita neanche ai bambini…
Dopodichè, molti veterinari “vecchio stampo” suggeriranno di sopprimere il cucciolo affetto, molti allevatori lo fanno anche, e in effetti “non conviente” tenerlo in vita, ne economicamente, perchè non può essere venduto a prezzo pieno, e comunque va fatto visitare per capire la gravità della situazione, e l’eventuale da farsi, ma soprattutto, se si sparge la voce che questo cucciolo è nato nell’allevamento, l’allevamento viene immediatamente bollato, del resto la concorrenza, che magari ha avuto casi a sua volta, non vede l’ora.

Io non sono per l’accanimento terapeutico, ma se è possibile fare qualcosa per curarlo o comunque può fare una vita soddisfacente senza particolari accorgimenti, non vedo perchè non possa avere diritto anchi lui di vivere la vita che, in quanto allevatori, abbiamo deciso di dargli.

Io fin’ra ho avuto un solo caso, e non era grave. Ho fatto gli opportuni accertamenti, lastra con contrasto, ecocardio e alcune visite e consuti con luminari. L’ho tenuta fino 4 mesi, anche per capire quanto fosse grave. L’ecografista mi disse che spesso dopo i 6-12 mesi vanno a posto da soli. E così fu. L’ho ceduta a una ragazza per un piccolo simbolico compenso, giusto che non mi piace che la gente prenda cani solo perché sono economici, specialmente quando sono un po più impegnativi da gestire. Ma poi passato l’anno, è andata effettivamente a posto mangiando come tutti gli altri cani con la ciotola a terra.