Mielopatia Degenerativa

LA MIELOPATA DEGENERATIVA

pastore svizzero bianco mielopatia degenerativa

Molte razze possono essere affette da questa terribile patologia, anche se quelle lupoidi o derivate di pastore tedesco sembrano essere le più colpite, si conoscono casi di collies, border collies, labrador, golden retriever, husky, howavart, bovaro del berdese ecc, si conoscono casi anche di cani di piccola taglia come carlini e molto colpiti sono anche i corgi, fino a 50% di geneticamente affetti e 5% di sani.

E’ appunto una malattia degenerativa con esito infausto, la sua possibilità di comparsa si alza dopo i 5 anni, generalmente si manifesta dopo i 7 con media fra gli 8 e i 9 ma anche più avanti negli anni.

I primi sintomi sono una incertezza nel camminare, tanto che spesso un tempo veniva confusa con altre patologie a carico dell’apparato muscoloscheletrico, quali displasia, cauda equina, artosi, protusioni discali o altre patologie già conosciute.

Purtroppo però, la malattia è progressiva e, più o meno velocemente si tramuterà in una incapacità di camminare e mantenere la stazione eretta, con paralisi del treno posteriore. La malattia può avere momenti di rallentamento e ripresa ma ahime l’esito è sempre lo stesso, si tratta di una paralisi progressiva e crescente che comincia dagli arti inferiori, ma poi progredisce agli anteriori e tutto il resto del corpo, e dalla comparsa dei primi sintomi, l’aspettativa di vita va da 6 a 36 mesi con una media di 12 mesi.

L’unica fortuna in questa brutta malattia è che quantomeno non è dolorosa per il soggetto colpito.

Sta quindi nel buon senso del proprietario, capire quando la vita dell’amico a 4 zampe non valga più la pena di essere vissuta, e porre fine alle sue sofferenze. Prima è comunque possibile alleviare i suoi problemi con varie cure o utilizzare un carellino quando il cane non sia più in grado di deambulare da solo col treno posteriore.

La patologia si conosce almeno dagli anni ’70, ma solo da poco tempo è stata studiata con maggior certezza dal punto di vista genetico, sebbene ancora non sia chiaro al 100% come si scatena.

Si è visto in questi ultimi anni che la malattia ha delle analogie con la SLA umana, ed effettuati dei controlli sul genoma, si è visto che anche dal punto di vista genetico è molto simile, il gene mutato, che è correlato alla comparsa della mieloptia, è nella posizione equivalente del gene correlato alla SLA nell’uomo.

é stato quindi fatto uno studio su gruppi di cani sani e malati e si è scoperto che la mutazione di cui sopra chiamata SOD1 è coinvolta nel manifestarsi della patologia, ed è stato messo a punto un test sul DNA per verificare la presenza di tale mutazione.

Si è visto che la mutazione incriminata, è SEMPRE presente in OMOZIGOSI nei cani che sviluppano la malattia ovvero i cani affetti da mielopatia degenerativa, hanno entrambi i geni affetti da mutazione detta anche SOD1

mentre nessuno dei cani con UN SOLO gene mutato o NESSUNO dei due geni mutati, contrarrà mai la patologia

i soggetti con entrambi i geni mutati vengono detti appunto AFFETTI, fortunatamente però, da recenti statistiche SOLO (si fa per dire) un 25% circa dei soggetti geneticamente affetti, contraggono la malattia, e purtroppo non è ancora chiaro quindi, cosa sia a scatenare la comparsa della mielopatia, si pensa anche a fattori di stress o forti taumi, ma se vi fosse anche altra correlazione con altri possibili geni, non è ancora stato scoperto.

allo stato attuale quindi, l’unico modo sicuro per evitare che nessun cane si ammali mai di mielopatia, è far nascere solo soggetti che hanno al massimo uno dei due geni mutati quindi o soggetti SANI (nessuno dei due geni mutati) o PORTATORI SANI (solo uno su 2 geni affetti da mutazione)

è importante quindi, al giorno d’oggi testare i ripoduttori e programmare gli accoppiamenti in modo mirato proprio per far nascere solo soggetti sani o portatori sani

i soggetti sani vengono detti N/N

i soggetti portatori sani vengono detti DM/N

i soggetti affetti vengono detti DM/DM

con un piano di allevamento così fatto, sarebbe possibile in poche generazioni, ridurre tantissimo se non far scomparire completamente, l’insorgenza di questa terribile malattia, ma ovviamente bisogna che tutti gli allevatori dal professionale all’amatoriale all’occasionale si impegnino in questo.

accoppiando fra loro due soggetti N/N si ottengono solo soggetti N/N ovvero SANI

accoppiando fra loro due soggetti DM/DM si ottengono solo soggetti DM/DM ovvero AFFETTI

accoppiando fra loro un soggetto DM/DM con un soggetto N/N si ottengono solo soggetti DM/N ovvero PORTATORI SANI

accoppiando un soggetto DM/N con un soggetto DM/N si ottengono 25% N/N ovvero SANI, 50% di DM/N ovvero PORTATORI SANI, 25% di DM/DM ovvero AFFETTI

accoppiando un soggetto DM/N con un soggetto DM/DM si ottengono 50% di DM/N ovvero PORTATORI SANI, 50% di DM/DM ovvero AFFETTI

accoppiando un soggetto DM/N con un soggetto N/N si ottengono 50% N/N ovvero SANI, 50% di DM/N ovvero PORTATORI SANI

le statistiche americane dicono che il pastore tedesco ha il 17% di soggetti GENETICAMENTE affetti, il pastore svizzero 13%

Ora, siccome man mano che la scienza fa progressi, vengono scoperte altre malattie o comunque le loro cause genetiche, e messi appunto nuovi test, non è pensabile che ogni volta che questo accade, si escludano dalla riproduzione tutti i soggetti portatori sani o affetti, si rischierebbe di ridurre troppo il pool genetico, e arrivare ad un collo di bottiglia che sarebbe più dannoso che la malattia stessa per la razza, e magari per eliminare dalla riproduzione i soggetti portatori ad es. di mielopatia, si eliminano soggetti però sani per altre patologie a volte anche più gravi di cui ancora non esiste un test, nonchè ottimi soggetti dal punto di vista dell’allevamento, frutto di anni di fatiche e selezione. Quindi, magari per tenere in allevamento soggetti N/N per la mielopatia si rischia di tenere soggetti poi affetti da altre patologie ancora non studiate.

Specialmente all’inizio, subito dopo la scoperta della correlazione e del test, dove nessun controllo precedente era mai stato fatto, conviene quindi fare piani di allevamento mirati per non fare più nascere soggetti affetti che quindi hanno una certa probabilità di ammalarsi, ma allo stesso tempo non scartare buoni soggetti sotto altri punti di vista anche risultassero affetti.
Riguardo alla questione test genetici e patologie di razza qui. trovate un articolo che approfondisce l’argomento.

Esite un test genetico da fare, per sapere se un soggetto è portatore sano o affetto per la mielopatia.

per chi vuole approfondire ecco il LINK al sito del club del lupo cecoslovacco, razza che ha cominciato ad essere testata in italia almeno dal 2010

Articolo per chi conosce l’inglese

Articolo sempre in inglese, statistiche per razza

PDF di uno studio scientifico che ne prova l’esistenza

una Tesi di Laurea sulla Miedopatia Degenerativa nel Lupo Cecoslovacco, molto interessante e piena di dati statistici.